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“Nessuna tortura dei russi”. La vera storia dei denti d’oro trovati in Ucraina: cosa si nasconde dietro la foto-choc

Pubblicato il 07/10/2022 10:46

Una storia che aveva fatto il giro dei social, quella di una vaschetta piena di denti d’oro trovata dalle truppe ucraine in una camera di tortura degli occupanti russi a Pesky-Radkovski, nella regione di Kharkiv. La foto della scoperta era diventata subito virale sui social, alimentando speculazioni sulla possibilità che i russi strappassero i denti ai prigionieri rinchiusi nella struttura. Una ricostruzione che è stata però smentita proprio in queste ore, quando la verità è venuta a galla.

Nell’edificio erano stati trovati anche oggetti come fili elettrici, lacci e un foglio con la verbalizzazione dell’interrogatorio di un prigioniero ucraino. Come rivelato dalla testata Bild, però, ora si è fatto avanti un dentista locale che dopo aver visto le immagini ha rivendicato la proprietà di quei beni: “I denti sembrano essere stati rubati dal mio ufficio, i russi hanno derubato la mia casa. Queste sono i denti delle persone che ho trattato in tutti questi anni”.

Il dentista, di nome Sergey, ha spiegato che probabilmente i russi avrebbero rubato i denti perché convinti che fossero in oro vero, quando in realtà si tratta di acciaio inossidabile. Possibile anche che la vista di incisivi e canini servisse a spaventare i prigionieri ucraini, facendo temere loro che le truppe di Mosca potessero torturarli in caso di mancata collaborazione.

Lo stesso medico ha smentito l’ipotesi che i denti provenissero da persone morte o torturate: “Sono di persone che ho curato negli anni. Ho tolto quei denti perché erano cattivi. In 30 anni ho rimosso decine di migliaia di denti, questa è solo una piccola parte. A volte tiro da cinque a otto denti al giorno, e questo è da 33 anni il mio lavoro”.

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