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Miocardite dopo il vaccino, un calciatore di Serie A costretto a fermarsi

Pubblicato il 24/08/2021 09:59

Pochi giorni fa, attraverso le pagine de Il Paragone, vi avevamo raccontato la storia di Francesca Marcon, campionessa italiana di pallavolo che milita nella Volley Bergamo e che aveva puntato il dito contro il vaccino, spiegando di non aver potuto iniziare la stagione sportiva a causa degli effetti collaterali del farmaco: “Ho avuto e ho tutt’ora una pericardite post vaccino, chi paga il prezzo di tutto questo?”. Un caso non rimasto isolato: dalla Serie A di calcio, infatti, ecco arrivare una storia molto simile a questa.

Miocardite dopo il vaccino, un calciatore di Serie A costretto a fermarsi

Protagonista della vicenda il calciatore Pedro Obiang, centrocampista equatoguineano con cittadinanza spagnola in forza al Sassuolo. E che qualche giorno dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino, ha manifestato una miocardite e una polmonite monolaterale che gli hanno impedito di scendere regolarmente in campo insieme ai compagni, nel frattempo in trasferta a Verona per la prima giornata del campionato. L’atleta rischia ora un lungo stop, di diversi mesi, mentre continuano a emergere nuovi dettagli sulla vicenda.

Claudio Pecci, medico e coordinatore sanitario della squadra, ha infatti ricostruito l’accaduto in un’intervista rilasciata a La Verità: “Il ragazzo è venuto da noi la settimana prima di partire per il ritiro dell’11 luglio, doveva fare i soliti accertamenti annuali per la conferma dell’idoneità agonistica, senza aver nessun sintomo”. Poi, però, qualcosa è andato improvvisamente storto: “Abbiamo riscontrato delle anomalie che non ci convincevano e non erano giustificate. Alla risonanza è emersa una miocardite e una polmonite monolaterale che ha suscitato grossi dubbi, perchè una roba così in un atleta che era anche asintomatico è particolare”.

Obiang era stato così ricoverato per 15 giorni in ospedale, per altri accertamenti. Al momento resta nell’impossibilità di prendere parte regolarmente agli impegni sportivi che attendono la sua squadra, con tempi di recupero ipotizzati intorno ai 6 mesi. Lo staff medico del Sassuolo non ha avanzato ipotesi di correlazione tra i problemi di salute improvvisi del calciatore e la somministrazione del vaccino. La sua stroria, però, non isolata, continua a far discutere, proprio nei giorni in cui il governo apre ufficialmente all’obbligo di vaccinazione per tutta la popolazione italiana.

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