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“Il vaccino mi ha rovinato”. Cosa è successo alla campionessa italiana di volley

Pubblicato il 20/08/2021 11:28 - Aggiornato il 20/08/2021 12:33

“Il vaccino mi ha rovinato”, lo dice chiaramente e pubblicamente la campionessa di volley Francesca Marcon, conosciuta come “Cisky” dai tifosi.

In seguito alla inoculazione del siero, la pallavolista ha manifestato effetti avversi che le hanno impedito di partecipare, proprio a causa degli effetti collaterali del vaccino, al raduno con la formazione nella quale milita, la Volley Bergamo, in preparazione del campionato femminile.

La stagione sta per ricominciare in Italia e adesso i suoi piani potrebbero essere inceppati. Francesca Marcon -sottolinea il sussidiario.net, sito da cui riprendiamo la notizia– è una delle pallavoliste più seguite a livello Nazionale e soprattutto una delle più titolate, con un palmares che nel corso delle stagioni agonistiche affrontate l’ha vista vincere praticamente tutto: Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Coppa Cev.

La campionessa ha denunciato così sul suo profilo ufficiale Instagram: “Ho avuto e ho tuttora una pericardite post vaccino, chi paga il prezzo di tutto questo?”. La pericardite, ovvero l’infiammazione della membrana del pericardio- è proprio uno dei possibili effetti avversi, che vengono segnalati dalle case farmaceutiche e che vengono riportati nei bugiardini, dopo la somministrazione di vaccini Pfizer e Moderna.

“Non esiste una forma di “risarcimento” per chi subisce danni a livello di salute dopo aver fatto il vaccino? Premetto che non sono no vax, ma di fare questo vaccino non sono mai stata convinta e ne ho avuto la conferma“, lamenta Francesca. La situazione è delicata e deve farci riflettere, oltre al fatto che con la misura varata dal governo sull’obbligatorietà del Green Pass ci stanno nei fatti forzando alla vaccinazione, ma poi quanto siamo tutelati di fronte le reazioni avverse da vaccino? Per nulla. Tant’è che prima dell’inoculazione siamo costretti a firmare la malleva con cui ci assumiamo la piena responsabilità. Vergogna!