Sta diventando, purtroppo, un appuntamento fisso, quasi una rubrica che dedichiamo alle città fuori controllo. Tra le metropoli italiane, in tema di sicurezza, quella più in sofferenza di notte e di giorno, in centro come in periferia, è certamente Milano, la capitale morale d’Italia, come si diceva un tempo. Non sfuggirà che la maggior parte delle grandi città italiane, a cominciare da Roma, in cui la microcriminalità sta dilagando indisturbata, sono praticamente tutte in mano alla sinistra che pare aver voluto abdicare alla risoluzione della emergenza. Con una punta di cattiveria, potremo quasi dire che non si voglia alienare un eventuale bacino di consenso, e lo diciamo in barba al politicamente corretto, giacché aggressioni, furti, borseggi, spesso violenze delle baby gang oramai all’ordine del giorno, sono essenzialmente di matrice straniera. Dunque, manca tanto la prevenzione quanto la repressione. Mentre il sindaco Beppe Sala gioca a fare l’attore, la città presenta evidenti falle nella sicurezza, percepita e reale, e ci sono ragazze come Giulia che hanno paura putre di uscire di casa. Stiamo parlando di Giulia Casati, cui chiediamo scusa se sino a oggi pomeriggio non sapevamo chi fosse, ma a quanto pare è una star di TikTok, una giovane ragazza come tante, che nei suoi video rispecchia la spensieratezza dell’età più verde. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
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“Accerchiata da dieci uomini”
Con una significativa eccezione, ovvero il video che anche noi vi riportiamo, in breve tempo divenuto virale, in cui la studentessa universitaria racconta la sua disavventura. “Noi donne dobbiamo tutelarci, per quanto sia terribile dirlo”. Comincia così il video-denuncia della tiktoker 22enne in cui racconta la terribile esperienza di un’aggressione in viale Toscana a Milano. Amarissima considerazione, la sua: “Nessuno fa nulla, eppure questi episodi succedono quotidianamente. Quindi la prevenzione facciamola noi per noi stessi”. Ora, i fatti, nel dettaglio: “Finita la cena a casa di una mia amica per un compleanno, erano circa le 23.30, ho preso il motorino e, mentre mi mettevo il casco e la borsa nel bauletto, sono stata aggredita da un ragazzo che, urlandomi in faccia, mi butta a terra con lo scooter e nel panico mi alzo e vedo che non era solo. C’erano altri amici suoi, mi sembra fossero una decina che mi fissavano”. È facilmente intuibile la paura che deve aver provato Giulia Casati: “Vedermi circondata da dieci uomini è stato proprio schifoso. Mi sentivo sporca, sporca da fare schifo. Mi sentivo tutti i loro occhi puntati addosso e ho continuato a vederli intorno a me anche dopo, quando andavo a letto, non appena mi svegliavo, sempre“. In questo momento, nel video, Giulia scoppia in lacrime. Comprensibilmente, giacché la situazione stava per degenerare e a noi che scriviamo vengono i brividi se pensiamo a come poteva finire questa brutta storia, ma, per fortuna dopo qualche secondo è arrivato un altro ragazzo per parcheggiare il suo motorino. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’arrivo provvidenziale di un passante
“Quando l’ho visto – racconta ancora la ragazza – sono corsa verso di lui, ma quello che mi aveva aggredito mi ha rincorsa e mi ha tirato un calcio dietro la schiena. Quindi sono volata di nuovo per terra”. A quel punto il ragazzo che stava parcheggiando si è avvicinato a lei e l’aggressore se l’è presa anche con lui: “Si è avvicinato al suo scooter per tirargli un calcio e poi se n’è finalmente andato”. A quel punto, Giulia racconta di aver avvertito un fortissimo attacco di panico: “Mi sono sdraiata per terra e non riuscivo neanche a parlare. Mi toglievo i vestiti perché mi mancava il respiro”. Ma il ragazzo che ha preso le sue difese è riuscito a contattare dapprima gli amici di Giulia, poi i carabinieri e i soccorsi. Una volta portata, in ambulanza, in Pronto soccorso, Giulia Casati è stata sottoposta a vari accertamenti perché è stata colpita anche alla spina dorsale e quindi poteva subire gravi conseguenze. Ma fortunatamente le lesioni erano superficiali. “Ho un pubblico di ragazze, anche più piccole di me, e vi dico di non stare mai da sole, fatevi accompagnare anche al portone di casa”, dice ancora la ragazza nel video. (Continua a leggere dopo la foto)

Le conseguenze psicologiche
Poi, racconta le conseguenze psicologiche, devastanti, di quello che le è successo: “Dopo quest’episodio non sono uscita per due settimane di casa, non riuscivo neanche a portare fuori il mio cane e tuttora faccio fatica a guidare il motorino, che ho da quando ho 14 anni. Ho paura ad andare in giro per strada, se aspetto al semaforo mi guardo alle spalle continuamente. Mi spavento anche se si siede qualcuno accanto a me in metropolitana”, come leggiamo sul Corriere della sera. Ci sembra opportuno, giunti a questo punto, richiamare l’appello già riportato precedentemente, parole che in un Paese che si professa civile non vorremmo mai ascoltare: “Nessuno fa nulla, eppure questi episodi succedono quotidianamente. Quindi la prevenzione facciamola noi per noi stessi”.
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