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“Treni gratis per contrastare la crisi energetica”. Rivoluzione nei trasporti in Europa. Ma l’Italia non fa nulla

Pubblicato il 18/07/2022 08:59

Per contrastare l’aumento esorbitante dei prezzi energetici e sostenere forme di trasporto più sostenibili, negli altri Paesi sono stati da subito messi in campo provvedimenti rivoluzionari. La Spagna, ad esempio, rimborserà il 100% degli abbonamenti ferroviari per tre mesi. In Lussemburgo i mezzi pubblici sono gratuiti, Malta è pronta a fare lo stesso passo. In Germania abbonamenti a 9 euro mensili fino ad agosto. Queste misure si inseriscono in un contesto difficilissimo per quasi tutta l’Europa, dopo la malagestione della crisi russo-ucraina e il conseguente aumento dei prezzi in tutti i settori. L’Italia, che è tra i Paesi messi peggio, dove l’inflazione è alle stelle, la benzina non ne parliamo e il carrello della spesa è costosissimo, invece, non ci pensa proprio ad adottare misure simili a livello di governo centrale. Rendere gratuiti (o con forti sconti) i mezzi, permetterebbe infatti ai cittadini di risparmiare molto. (Continua a leggere dopo la foto)

Come racconta Wired, “la Spagna ha stabilito che per tre mesi abbonamenti e biglietti dei treni saranno gratis. La misura è stata annunciata in parlamento dal premier spagnolo del Partito socialista Pedro Sanchez. Oltre alla Spagna un numero sempre crescente di paesi e città europee stanno abbassando o azzerando i costi dei trasporti ferroviari per passeggeri e passeggere, per agire contro la crisi climatica e compensare l’aumento dei costi del carburante. Utilizzando treni, tram e autobus invece che le automobili, oltre a ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, i paesi europei possono ridurre il consumo di carburante e quindi la dipendenza del continente dalle importazioni di energia dalla Russia”. (Continua a leggere dopo la foto)

La Spagna è l’ultimo paese ad aver introdotto un rimborso del 100% sul costo degli abbonamenti e dei biglietti per le tratte ferroviarie locali e di media distanza controllate dallo Stato, oltre al taglio degli extra profitti dei gruppi energetici e una serie di bonus per la popolazione. “La misura però durerà solo 3 mesi, almeno per ora, dal primo settembre al 31 dicembre 2022. La Germania non ha cancellato tutti i costi per i trasporti ma li ha resi estremamente bassi, portando i prezzi degli abbonamenti mensili per tutti i trasporti a 9 euro al mese per giugno, luglio e agosto 2022. Non è ancora chiaro se la misura verrà prorogata, ma di certo ha aumentato il numero dei passeggeri dei mezzi pubblici, creando anche alcuni disagi per la mancanza di personale di servizio in grado di gestire l’affollamento”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Il Lussemburgo è invece il primo paese al mondo ad aver reso gratuito, senza limiti temporali, tutto il trasporto pubblico. La nuova politica è entrata in vigore dal primo marzo 2020 e riguarda tutti gli utenti, sia i residenti, che i pendolari internazionali che i turisti. Nel 2021 il governo di Malta ha annunciato di voler rendere gratuiti i mezzi pubblici dell’intera isola, anche per i turisti. La misura entrerà in vigore dal primo ottobre 2022, rendendo Malta il secondo paese europeo a non far pagare i mezzi di trasporto. Nel resto dell’Europa troviamo anche la capitale dell’Estonia, Tallin, dove i mezzi pubblici sono gratis dal 2013; Dunkirk, in Francia, che ha reso gratuiti i mezzi pubblici per i residenti dal 2018, oppure ancora la città di Samokov, in Bulgaria, che ha eliminato i costi dal 2008. Infine troviamo anche Avesta in Svezia, Matiehamn in Finlandia, Dewsbury in Regno Unito e alcune isole danesi”.

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