Le rivelazioni e poi ritrattazioni di Giuliano Amato sulla strage di Ustica continuano a far discutere. Esplose come una vera e propria bomba che è andata a riaprire una ferita mai rimarginata, diventano di giorno in giorno il tema di moltissimi articoli, approfondimenti, interviste e programmi televisivi. Tra le tante voci che hanno detto la loro su quelle parole, spicca quella del professor Massimo Cacciari. Ospite in collegamento a “L’Aria Che Tira“, il programma di La7, commenta così le rivelazioni dell’ex presidente del Consiglio. Senza usare giri di parole, va dritto al punto: “La storia che sono stati i francesi è abbastanza nota, son cose che si sanno. Ma il fatto che fu Craxi, secondo Amato, ad avvisare Gheddafi è di una gravità inaudita”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le parole dell’ex premier Giuliano Amato, infatti, hanno fatto parecchio discutere. Ma soprattutto hanno innescato anche la reazione dei figli di Bettino Craxi, Bobo e Stefania. Il primo, a caldo, ha commentato: “Parole ambigue e confuse. Nel caso di Ustica è stato uno svarione di Amato. Mentre considero quella di Amato non una versione inedita, ma plausibile. Gli omissis sono tutti interni a una parte delle nostre istituzioni, molto probabile, e a gli Stati stranieri che hanno coperto successivamente”. E dello stesso tono sono state le parole della sorella Stefania Craxi che in un’intervista al Corriere ha tuonato contro Amato. (Continua a leggere dopo il video)
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“Sono indignata – ha detto Stefania Craxi – È vero che Craxi avvertì Gheddafi di un attacco che gli americani stavano organizzando, tra l’altro quello in cui morì la figlia. Ma si trattava di un episodio verificatosi sul suolo libico nel 1986, anno in cui mio padre era alla guida del governo italiano. L’obiettivo di Bettino era quello di mantenere l’equilibrio nel Mediterraneo e, visto cosa è successo in Libia dopo l’uccisione di Gheddafi, quell’avvertimento era lungimirante”. Il caso a quanto pare non è affatto chiuso.
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