Pierfrancesco Favino si riscopre sovranista. Il più acclamato attore italiano della sua generazione ha deciso di non starsene zitto e di mettere a nudo una cosa che tutti sanno e che nessuno ha mai avuto il coraggio di urlare. E lo ha fatto in un posto molto particolare, il Festival del cinema di Venezia. Un megafono mondiale praticamente. Favino ha lanciato un duro attacco alle produzioni straniere che ricevono fondi dallo Stato italiano per girare nel nostro meraviglioso Paese e che però snobbano gli attori italiani. Succede dunque che personaggi italiani vengano sistematicamente interpretati da attori stranieri, con risultati assai dubbi. Favino ha lanciato un appello a “fare sistema” affinché i personaggi italiani nei film vengano interpretati da attori italiani. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Sono stanco di accettare che vengano affidati personaggi italiani a colleghi da stranieri”, ha tuonato Pierfrancesco Favino. Incredibile ma vero, la sua proposta “sovranista” ha riscosso un successo incredibile tra i colleghi. Il suo grido di protesta non è passato inosservato e in molti hanno sostenuto al sua tesi. “Favino ha pienamente ragione”, ha commentato, subito, il grande regista Pupi Avati, intervenendo nella polemica. “Visto che capita spesso che gli americani facciano film sugli italiani, ha perfettamente un suo senso che siano interpretati da italiani. Ferrari, un modenese, che viene dal Nebraska fa un po’ ridere”, ha detto Avati all’AdnKronos, riferendosi al film “Ferrari” di Michael Mann dove Adam Driver interpreta il patron della celebre scuderia automobilistica. (Continua a leggere dopo il video)
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Favino, basta personaggi italiani ad attori stranieri
“Quando ho girato il film su Dante Alighieri, – prosegue Avati – noi siamo stati tentati, sedotti dall’idea di farlo interpretare ad Al Pacino. Ma per quanto lui sia un italo americano, poi ci siamo ricreduti. E grazie a Dio abbiamo scelto Sergio Castellitto e Alessandro Sperduti, quindi attori italiani”, ha concluso Avati. Tantissimi altri attori hanno sposato la proposta di Pierfrancesco Favino, il quale in una precedente intervista aveva già accennato il suo disappunto per questa tendenza, rivelando di come il governo francese abbia tolto il finanziamento a un film su Napoleone quando ha saputo che sarebbe stato interpretato non da un francese ma dall’australiano Joaquin Phoenix. Un esempio perfetto. Basta personaggi italiani a stranieri, dunque. Il governo ascolti Favino e lo aiuti nella battaglia.
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