Una tema che continua a tenere banco, quello delle violenze sessuali sulle donne, alle volte anche molto giovani, in ogni Regione d’Italia. Con episodi di aggressioni, terribili, che si rincorrono sulle pagine dei giornali mese dopo mese. Un tema delicato sul quale il governo ha promesso di intervenire presto, inasprendo le pene e introducendo novità giuridiche. E sul quale si è espressa in queste ore l’avvocato e senatrice della Lega Giulia Bongiorno, che in un’intervista rilasciata a Libero Quotidiano ha anticipato alcune delle misure che potremmo presto vedere approvate: “I casi di violenza sulle donne che in questi giorni riempiono le cronache rappresentano la punta di un iceberg: in tantissime, per i motivi più diversi, scelgono di non denunciare. Non si deve pensare che il fenomeno riguardi solo i casi seguiti dai media, il problema è drammaticamente più ampio”. (Continua a leggere dopo la foto)
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“La violenza sulle donne – ha spiegato Bongiorno – riguarda anche i più giovani, che a volte sembrano presumere una specie di ‘diritto all’amplesso’. Credo che in questo siano influenzati dall’uso di internet e dei social network. Io sono particolarmente attenta alle criticità create dai sociale da internet, anche perché ho un figlio dodicenne. Non voglio demonizzare la rete, ma, prima ancora di arrivare alla pornografia, è un dato di fatto che giochi violenti e sfide anche mortali sono all’ordine del giorno, e tutto succede a una velocità impressionante”. (Continua a leggere dopo la foto)
Favorevole all’educazione sessuale a scuola e all’educazione alla prevenzione, Bongiorno ha poi affrontato il discusso tema della castrazione chimica: “Servono sanzioni, quelle sanzioni che in Italia vengono spesso ‘svuotate’ da istituti premiali e benefici. In merito alla castrazione chimica, potrebbe essere un utile strumento. Come applicarla? Su base volontaria, a coloro i quali, già recidivi, dichiarano di essere incapaci di tenere a freno i propri istinti sessuali”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Sul tema – ha concluso Bongiorno – Esisteun disegno di legge della Lega a prima firma Mara Bizzotto. Inoltre rafforzeremo il Codice Rosso, perché è inaccettabile che la donna che denuncia non riceva aiuto tempestivamente».