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Marò, la Corte indiana chiude il caso. Le mogli: “Carne da macello per la politica”

Pubblicato il 15/06/2021 15:07

Caso Marò chiuso: la Corte suprema indiana chiude tutti i procedimenti contro i due militari italiani. Una vicenda lunga 9 anni e dai contorni ancora avvolti da molti misteri. Stop a tutti i procedimenti giudiziari nel Paese a carico di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. I due marò erano accusati di aver ucciso due pescatori al largo delle coste del Kerala a febbraio del 2012. Lo riferiscono i media di Nuova Delhi, secondo cui già la settimana scorsa la Corte suprema aveva accettato di chiudere tutti i procedimenti dopo il deposito del risarcimento di 100 milioni di rupie, circa 1,1 milioni di euro, destinato ai parenti delle vittime. (Continua a leggere dopo la foto)

Lo sfogo della moglie del Marò Latorre è arrivato subito dopo l’annuncio: “Da 9 anni sono costretta a parlare a nome di mio marito. A lui è stato fatto esplicito divieto di parlare pena pesanti sanzioni. Non può nemmeno partecipare a qualsiasi manifestazione pubblica. È vincolato al segreto. È ora di chiedersi perché le autorità militari vogliono mantenere il segreto su ciò che sa e vuol dire. Quello che so è che per la politica italiana siamo stati carne da macello. Presto Massimiliano si presenterà alla procura di Roma”. (Continua a leggere dopo la foto)

Così Paola Moschetti, moglie di Massimiliano Latorre, all’ANSA sulla Corte Suprema indiana che ha ordinato la chiusura dei procedimenti a carico del marito e di Salvatore Girone. “Interessante leggere i ringraziamenti del Ministro Di Maio nei confronti di chi ha lavorato sodo, ma prima di tutti è importante ringraziare i due soldati che si sono sacrificati alla sottomissione indiana per tanti anni che mai più gli saranno restituiti”, dice all’ANSA Vania Ardito, moglie del fuciliere di Marina Salvatore Girone. (Continua a leggere dopo la foto)

“Adesso – aggiunge – auspichiamo in una rapida risoluzione per la conclusione definitiva del caso in Italia”. “Abbiamo appreso ufficiosamente la notizia – prosegue la moglie del fuciliere – finalmente si è concluso un caso che si sarebbe dovuto concludere in nove giorni ma ci sono voluti più di nove anni”. “Aspettiamo di ricevere notizie ufficiali – conclude – per conoscere nei dettagli gli esiti della sentenza ancora oscuri”. Verranno ascoltati nelle prossime settimane in Procura, a Roma, i due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

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