Ci sono truffe che, purtroppo, non passano mai definitivamente di moda. Spariscono per un po’, non appena la polizia lancia l’allarme invitando i cittadini a prestare la massima attenzione, per poi ripresentarsi anni dopo, nella speranza che il vecchio “trucchetto” funzioni ancora. Favorito da un probabile calo dell’attenzione, ecco allora tornare a fare capolino un vero e proprio raggiro informatico: come segnalato dai carabinieri e riportato da Tgcom24, si tratta di una mail alla quale non bisogna mai rispondere, né cliccare su alcuno dei link contenuti nel messaggio per evitare pessime sorprese. (Continua a leggere dopo la foto)
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La mail, inviata da cybercriminali, si presenta sotto forma di messaggio di un presunto “Dipartimento di investigazione criminale” e informa il destinatario di essere oggetto di un fascicolo di inchiesta con tanto di numero di protocollo. Cambia il reato per il quale si sarrebe indagati (a volte la violenza sessuale, altre la pedofilia ecc) ma il risultato è sempre lo stesso: si tratta di una truffa. (Continua a leggere dopo la foto)
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La comunicazione intima poi: “Sei sotto accusa, rispondi subito alla polizia”, e cita vari articoli del codice penale e altre false informazioni, del tutto inventate, sulla fantomatica inchiesta. Alcune varianti invitano i destinatari a pagare somme di denaro nell’ordine di qualche migliaio di euro per bloccare il fantomatico procedimento penale in una improbabile transazione amichevole. (Continua a leggere dopo la foto)

Bene evitare di comunicare in alcun modo i propri dati personali, con particolare riferimento agli estremi delle proprie carte di credito. Come sottolineato dai carabinieri, bisogna inoltre tenere a mente che le notifiche di indagini in corso della giustizia non arrivano via mail: meglio diffidare, dunque, di qualsiasi messaggio equivoco a tal proposito.
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