Nel corso di questi anni il M5S ha sviluppato uno stomaco davvero di ferro. Lo dimostra il fatto che digerisce di tutto. Da Salvini a Renzi, da Bersani ai Responsabili. E poi la Tav, il Tap, il doppio mandato, il poltronismo. Tutto, purché si mantenga quel caro vecchio sistema che fuori dall’Aula in tante campagne elettorali hanno criticato e attaccato. E adesso sta per arrivare un altro gran boccone da digerire. Ma ce la faranno anche stavolta. Trattasi di “Lady Etruria”, come la chiamavano. Maria Elena Boschi. La braccio destro di Renzi è data sempre più probabile come ministra, e quindi sarà bellissimo vedere i 5Stelle che faranno il governo insieme a lei, seduto vicini vicini. (Continua a leggere dopo la foto)
Se alla fine sarà Conte-ter, spiega Matteo Pucciarelli su Repubblica, “il grosso della famosa fronda del Movimento, entità eterogenea composta da una ventina di scontenti e indignati di varie estrazioni, tornerà nei ranghi votando la fiducia, seppur malvolentieri. Casi isolati di oltranzisti del ‘mai più con Renzi’ potranno esserci, ma all’orizzonte non c’è nessuna scissione coordinata né la costruzione di una vera minoranza interna. Anche se nelle ultime settimane un minimo abbozzo di discussione c’era stato in una chat a parte creata ad hoc, denominata ‘la Resistenza’”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nel frattempo si aspetta di vede-re qual è il punto di caduta del nuovo e possibile accordo. “Se non sarà una sconfitta su tutta la linea per il M5s, e se si riuscirà a portare a casa un provvedimento simbolo come il salario minimo, così da controbilanciare l’avanzata renziana”, sarà già un successo. Va detto che lo stesso Di Battista, finora il più duro nel commentare il ritorno al tavolo delle trattative con Matteo Renzi, non ha in serbo lo strattone definitivo. Ma da ormai diverso tempo nel M5S “la lacerazione interna è anche, se non soprattutto, con gli attivisti. Le migliaia di commenti delle ultime 72 ore ore sui canali social del Movimento e dei vari big mostrano una maggioranza di inferociti, certi che una nuova fregatura da parte del senatore di Scandicci è dietro l’angolo”. (Continua a leggere dopo la foto)
Conclude Pucciarelli: “In mezzo a questo marasma, se si fa il governo o se no, se tra i ministri ci sarà Maria Elena Boschi oppure no (‘ma non è indagata? Abbiamo sempre detto che tra i membri del governo non ci dovrebbero essere indagati…’, è un altro commento), se sulla giustizia o vai a sapere dove altro si dovrà cedere ancora qualcosa o no, insomma, in teoria la prossima settimana sul portale Rousseau è prevista l’assemblea M5S per le modifiche statutarie necessarie ad eleggere i cinque membri del nuovo direttorio. L’ultimo appuntamento congressuale sarà l’occasione per regolare un po’ di conti interni dopo aver inghiottito l’ennesimo ma obbligato boccone amaro”.
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