x

x

Vai al contenuto

Luci spente, rincari, divieti: come sarà il difficile autunno dell’Italia (e di tutta Europa)

Pubblicato il 26/08/2022 12:34

“Preparatevi a un difficile inverno”. Con parole diverse, tutti i governi d’Europa stanno esprimeno in queste settimane lo stesso concetto, mettendo le mani avanti e avvisando i cittadini delle imminenti difficoltà legate al caro energia. Con piani di razionamento già scattati o in fase di preparazione, mentre nelle ultime ore il prezzo del gas sul mercato di riferimento europeo di Amsterdam ha raggiunto i 320 euro per megawattora (MWh). Con la Russia che minaccia di centellinare ulteriormente le forniture, i prossimi mesi saranno così complicati per tutti. Con i vari Paesi tutti ormai convinti della necessità di introdurre nuove regole sui consumi.

In Francia, in un recente discorso che ha scatenato parecchie critiche Emmanuel Macron ha parlato apertamente di un “punto di non ritorno”, della fine dell’epoca dell’abbondanza per le democrazie occidentali. Parole che hanno anticipato un piano che prevede il divieto di insegne luminose dall’una di notte alle sei del mattino e le porte chiuse nei negozi quando c’è il climatizzatore acceso. Ancora peggio vanno le cose in Germania, la più in difficoltà tra le nazioni europee: il piano di stop al nucleare potrebbe subire addirittura un rallentamento per permettere a tre centrali di continuare a operare.

Berlino ha già varato a sua volta alcune regole per risparmiare energia: i monumenti non saranno più illuminati dalle 22 alle 6 del mattino, mentre negli edifici pubblici la temperatura non potrà superare i 19 gradi (deroga per le scuole, gli asili e gli ospedali). La popolazione è stata invitata alla responsabilità per “risparmiare gas prezioso”. Va meglio al Regno Unito, meno dipendente dalla Russia, che al momento si è limitato a preparare un piano in caso le cose dovessero peggiorare.

E in Italia? Con la campagna elettorale ancora in corso, nessun partito politico ha apertamente affrontato il problema. Anticipare restrizioni ai consumi significherebbe perdere voti preziosi e così sul tema è calata una fitta coltre di silenzio. Un piano per risparmiare però esiste già, e sarà presentato nei prossimi giorni: per ammissione del premier uscente Mario Draghi, tutto dipenderà da quanto gas verrà a mancare durante l’inverno.

Ti potrebbe interessare anche: “Vaccini e rischio miocardite, ecco perché tanti medici non dicono la verità”: la denuncia di Frajese (Italexit)