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L’hotel taglia il personale a causa della crisi, lui si suicida a 27 anni

Pubblicato il 02/06/2020 10:07 - Aggiornato il 02/06/2020 12:06

Ha lasciato un biglietto appoggiato sul tavolo da pranzo, nel quale chiedeva scusa ai suoi famigliari per quello che stava per fare. Poi Leonard Costantin G., 27 anni, si è tolto la vita. A trovare il corpo è stato il padre una volta tornato a casa dal lavoro: inutili i soccorsi, subito arrivati sul posto per cercare di rianimare il ragazzo. Il giovane viveva a Silvi, piccolo Comune della provincia di Teramo, in Abruzzo. Tra le cause che potrebbero averlo spinto a un gesto così estremo, la non riconferma nel ruolo di cameriere all’hotel dove lavorava, una delle tante strutture costrette a ridurre il personale a causa delle misure contro il Covid-19.

L'hotel taglia il personale a causa della crisi, lui si suicida a 27 anni: la tragedia nel Teramano

Come raccontato da Il Messaggero, dopo l’ispezione cadaverica il pm Stefano Giovagnoni ha dato il nulla osta per la sepoltura. Il ragazzo era arrivato nel paesino insieme al padre per motivi di lavoro e da tempo lavorava ormai come stagionale in un hotel a Silvi. Ultimamente, però, pare stesse attraversando un periodo non troppo felice, aggravato dal fatto che il datore di lavoro gli aveva già comunicato la sua mancata riconferma. Il padre ha raccontato ai carabinieri che il figlio non l’aveva presa bene, ma che non si sarebbe mai immaginato un gesto così estremo.

L'hotel taglia il personale a causa della crisi, lui si suicida a 27 anni: la tragedia nel Teramano

Un caso terribile, l’ennesimo che arriva da una zona, quella di Teramo, che si è trovata a contare cinque suicidi nel giro di due sole settimane. A Bellante si è tolto la vita il 15 maggio Roberto D. G., elettricista 40 enne. Il 20 maggio a Teramo era stato invece trovato il corpo dell’aiuto cuoca Francesca D. P., 33 enne, sulla cui morte è ancora in corso un’indagine. La sera del 21 maggio Gennaro T., 62 anni, si era invece lanciato dal ponte San Ferdinando: dei passanti lo avevano visto arrampicarsi sul parapetto e saltare giù per 12 metri.

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Il caso che aveva generato più clamore è però quello avvenuto il 25 maggio nella contrada Borea San Domenico, frazione di Atri, dove il 55 enne Domenico R. si era tolto la vita impiccandosi a un albero. A trovarlo senza vita era stata la figlia: accanto al corpo non aveva lasciato messaggi o indizi sulle motivazioni del gesto, ma secondo diversi conoscenti a spingerlo verso una tragedia così grande sarebbero state le difficoltà economiche (l’uomo era finito in cassa integrazione a causa della crisi legata alla pandemia di Covid-19).

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