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Le sentenze si rispettano!

Pubblicato il 11/04/2021 20:17 - Aggiornato il 11/04/2021 20:18

Di seguito riportiamo il testo ricevuto dal Comitato Trasparenza è Partecipazione.

In data 12 Gennaio è stata pubblicata dal Consiglio di Stato la sentenza n. 395/21 riguardante il concorso dirigenti scolastici 2017, annullato in prima istanza dal Tar del Lazio il 2 Luglio 2019. La sentenza in oggetto, ha salvato la procedura concorsuale, tutelando i vincitori, l’interesse pubblico e consentendo al Ministero di poter completare l’iter concorsuale, nominando a settembre 2021 gli ulteriori dirigenti scolastici (tra cui l’ex Ministra Lucia Azzolina), mediante lo scorrimento della graduatoria di merito. 

Da circa due anni, il Comitato Trasparenza è Partecipazione, chiede che venga fatta chiarezza verso la procedura concorsuale relativa al reclutamento dei Dirigenti scolastici 2017. Lo scorso 15 Gennaio con la pubblicazione delle sentenze n. 00415/21 e 00587/2, il Consiglio di Stato ha disposto la totale ostensione della documentazione richiesta (verbali di correzione, griglie di valutazione ed elaborati dei candidati vincitori). Tuttavia, ad oltre due mesi dalle statuizioni del Giudice amministrativo, il Ministero non ha ancora proceduto alla consegna dei documenti. Così come, non ha ancora consentito alla totale consegna dei codici informatici che hanno gestito le varie fasi della procedura concorsuale. 

Per par condicio ci si sarebbe aspettati, che per la difesa della trasparenza amministrativa, il Ministero avesse posto in essere, la stessa solerzia e celerità utilizzata per dare attuazione alla sentenza di tutela della procedura concorsuale e la salvaguardia dell’interesse pubblico. 

Per par condicio ci si sarebbe aspettati, che per la difesa della trasparenza amministrativa, il Ministero avesse posto in essere, la stessa solerzia e celerità utilizzata per dare attuazione alla sentenza di tutela della procedura concorsuale e la salvaguardia dell’interesse pubblico. 

Ora i ricorrenti saranno costretti ad adire nuovamente la giustizia amministrativa e penale per vedere eseguite le sentenze già esecutive e per denunciare eventuali condotte penalmente rilevanti. Ma a chi giova questa continua ricorsa al contenzioso ? E’ possibile che non ci sia altra via d’uscita per eliminare tutte le irregolarità e anomalie generate da un’aberrante procedura concorsuale? Il Ministro Bianchi è a conoscenza dell’enorme mole di contenzioso, che da oltre due anni questa procedura si porta dietro? Probabilmente sul punto sarà interpellata anche la Corte di Giustizia Europea, ma questo proseguire all’infinito con contenziosi affidati a giudici amministrativi, penali ed europei, di certo non sono una forma di tutela verso le migliaia di docenti che per loro sfortuna si sono trovati coinvolti e travolti da questi vortici giudiziari. E’ ora che il Ministro Prof. Bianchi si assuma la responsabilità di un intervento politico immediato.