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“Vogliamo riforme vere”. La Germania ricatta l’italia: o si fa come dicono loro o niente soldi

Pubblicato il 17/07/2020 11:28 - Aggiornato il 17/07/2020 11:29

Il presidente dei “saggi” che consigliano il governo Merkel in materia economica e direttore dell’Istituto Eucken, Lars Feld, prevede già che il Recovery Fund sbandierato da Conte, con chili di fantamiliardi, in realtà verrà ridimensionato, addirittura di un terzo. Solo Conte ci aveva creduto al fatto che l’Europa avrebbe regalato soldi all’Italia. Ma non è tutto, a Lars Feld, la “madre di tutte le riforme”, ossia il decreto Semplificazioni del governo Conte, non lo convince affatto. Secondo lui è prevedibile che non solo i “frugali”, ma che anche Merkel e altri Paesi insisteranno al vertice Ue per ottenere riforme vere in cambio del Recovery Fund. Tradotto? I famosi vincoli che invece Conte continua a dire che non ci sono.

Torniamo al “fare le riforme perché ce lo chiede l’Europa”. Ossia, ci metteremo la Troika in casa. “Realisticamente – dice Lars Feld a Repubblica – ci si accorderà sui 500 miliardi della proposta Merkel-Macron piuttosto che sui 750 della Commissione Ue. E una parte di quei soldi, forse la metà, saranno crediti, il resto trasferimenti”. Poi c’è, come si diceva, l’enorme questione della governance: trasferire ai capi di Stato e di governo l’approvazione delle riforme proposte dalla Commissione per i singoli Paesi. “Su questo punto prevedo una discussione intensa. La proposta olandese è ancora più radicale. Vogliono che siano i Parlamenti ad approvarle. La proposta tedesca che sia il Consiglio Ue a farlo è già un compromesso”.

Praticamente siamo al punto in cui il Parlamento olandese deve decidere delle riforme Italiane. “I Paesi Bassi – dice Lars Feld – non voterebbero le riforme ma discuterebbero la proposta della Commissione sulle riforme. Della serie: è abbastanza o no. Ovvio, è difficile da accettare. Ma paragoni quest’ipotesi con i vecchi programmi del Mes che venivano monitorati da un consesso di tecnocrati, cioè dalla troika. In confronto, la proposta tedesca di una decisione politica da prendere al Consiglio Ue è innocua. Non ne discutono mica dei tecnocrati, bensì i capi di Stato e di governo”.

Il risultato di Conte? L’Italia si beccherà un Recovery Fund ridimensionato e svenderà la nostra sovranità e la nostra governance al Consiglio Ue. Vanno fermati subito: l’Italia deve uscire da questa eurogabbia. “Sulla governane – insiste Lars Feld – i 4 frugali, ma anche altri, vogliono che i Paesi più colpiti dalla pandemia facciano riforme degne di questo nome. Ho studiato il decreto Semplificazioni di Giuseppe Conte… La speranza che con un paio di norme modificate si ottenga una riforma della burocrazia che acceleri le procedure amministrative e sblocchi tutto, mi sembra un po’ ardita. Credo ci voglia uno sforzo in più”. Eccoci, dunque, la Germania che chiede all’Italia uno sforzo in più. Sulla pelle dei cittadini.

Conclude Lars Fels: “In Germania ci si chiede perché sia necessario un Recovery Fund se c’è già un Mes con molti soldi e una condizionalità minima. Perché non si chiedono quei soldi? Solo perché un partito di governo si rifiuta e perché il governo si sente pressato dalla Lega? Merkel sicuramente se ne terrà fuori, ma sono certo che altri Paesi, i Paesi Bassi ad esempio, ne parleranno”. È chiaro a tutti ora come funziona? Liberiamoci da questa dittatura.

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