Un allarme che ha iniziato a circolare in queste ore sui social, mettendo subito in fibrillazione gli utenti già provati da settimane di restrizioni sempre più intense, con l’incubo di una chiusura generale del Paese che continua a stagliarsi all’orizzonte. I siti web di Italo e Trenitalia hanno resto impossibile la prenotazione dei treni a partire dal 13 dicembre 2020, come evidenziato da diverse testate, facendo così pensare che il governo stia nascondendo qualcosa ai cittadini. Nello specifico, un possibile lockdown a ridosso del Natale, ipotesi d’altronde circolata nelle scorse settimane nell’esecutivo giallorosso. Ma come stanno davvero le cose?
Se, effettivamente, si tenta di prenotare attraverso il sito di Trenitalia per una data successiva al 13 dicembre, il messaggio che si ottiene è “Nessuna soluzione trovata”. Italo, invece, segna direttamente in rosso le date successive a quell’arco temporale. Si è così subito pensato a una mossa necessaria per evitare che un eventuale lockdown natalizio possa portare al caos sui mezzi pubblici, affollati di persone desiderose di tornare raggiungere i propri cari prima dell’entrata in vigore delle limitazioni, così da poter trascorrere con loro le feste. O a una mossa necessaria per non dover incappare in una montagna di richieste di rimborso biglietti.
La versione ufficiale, in realtà, è che per il secondo weekend di dicembre è già in programma il cambio d’orario ferroviario, con le aziende che stanno già riprogrammando i treni impedendo, dunque, al momento la possibilità di prenotare un viaggio. Un semplice aggiornamento, niente di più. Anche se i dubbi, in diversi utenti, sono rimasti.
Qualcuno si è chiesto perché, ad esempio, andare a creare tanti grattacapi a chi, semplicemente, vuole prenotare in anticipo un viaggio per il periodo natalizio evitando così di trovarsi a fare i conti con l’esaurimento dei biglietti. Altri sostengono quanto sia strano che finora era sempre stato possibile effettuare operazioni con larghissimo anticipo. Possibile che la verità, come spesso accade, sia un po’ nel mezzo: al momento non ci sono lockdown all’orizzonte, ma l’incertezza e la possibilità di improvvise chiusure spinge le aziende a muoversi con cautela e aspettare che il governo chiarisca meglio le sue intenzioni.
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