
La protesta è stata indetta dal CRA (Comitati Riuniti Agricoli) per “far sopravvivere il mondo agricolo”, spiega il coordinatore Danilo Calvani. “E’ un movimento civile che sta coinvolgendo migliaia di persone e famiglie in tutto il Paese. Creato per salvare le tante aziende agricole ormai allo stremo a causa di inadeguatezze ascrivibili almeno agli ultimi dieci ministri del settore”. Quelli del CRa vogliono, fra le altre cose, che siano riconosciuti i costi di produzione come puno di partenza per il reddito di ogni agricoltore. E che siano privilegiati i prodotti italiani a quelli importati dall’estero. (continua dopo il video)
<>I manifestanti protestano anche per le mancate misure a sostegno del settore dell’agricoltura e dell’allevamento. Ma al centro del mirino c’è sempre Bruxelles. “Siamo qua in trecento trattori”, spiega uno dei presenti, “per manifestare contro un’Europa che quotidianamente tira fuori leggi per usurpare il territorio e per cercare di non farci produrre. Leggi che ci stanno massacrando sotto ogni punto di vista. Siamo qui oggi a protestare per ottenere un cambiamento radicale”. La protesta degli agricoltori, iniziata stamattina, si protrarrà fino al tardo pomeriggio. Abbiamo l’impressione che non sarà un evento isolato, ma l’inizio di una vera e propria ribellione di un settore che non vuole più sottostare ai diktat europei. La rivolta dei trattori è appena iniziata.