
Non cessano le sperimentazioni intorno all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. E se abbiamo capito che in questo nostro tempo non vale più la massima secondo cui “c’è un limite a tutto”, ecco qua che CahtGpt irrompe persino in chiesa. “Può l’intelligenza artificiale convincere i fedeli con una buona omelia?” La domanda se l’è posta Jonas Simmerlein, teologo e filosofo dell’Università di Vienna che ha organizzato un esperimento. Nella città bavarese di Fuerth, il chatbot di ChatGpt, il software capace di creare testi o immagini come gli esseri umani, ha celebrato la messa. E come è andata? (Continua a leggere dopo la foto)
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Dall’altare, dove è stato installato un grande schermo, l’avatar di un uomo barbuto ha esortato i 300 fedeli riuniti nella chiesa luterana di San Paolo ad alzarsi in piedi e pregare. E poi ha fatto la predica. Il risultato? Insomma… Il 29enne teologo Jonas Simmerlein aveva chiesto a ChatGpt di scrivere la messa basandosi sullo slogan del Congresso di quest’anno: “Adesso è il momento”. L’intelligenza artificiale ha quindi scritto predica sull’importanza di lasciarsi alle spalle il passato e concentrarsi sulle sfide del presente. Ha poi esortato a superare la paura della morte e non perdere la fiducia in Gesù. Il servizio è durato 40 minuti, con tanto di canti e benedizione finale. (Continua a leggere dopo il video)
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Intelligenza artificiale, come è stata la messa di ChatGpt
Come ha raccontato all’Associated Press Jonas Simmerlein, il testo della messa è stato scritto al 98% dal chatbot di ChatGpt. “Un’omelia solida”, ha commentato il teologo, ma per molti fedeli priva di “spiritualità”. Altri, però, sono rimasti particolarmente colpiti dall’Intelligenza artificiale, tanto da registrare l’intera messa con il proprio cellulare. È questo il futuro che ci aspetta? Maxi schermo nelle classi e pure nelle chiese, dove non ci saranno più preti e insegnanti, ma avatar che spiegano storia o tengono messa. Poveri noi.
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