Negli anni il loro uso è aumentato enormemente, e di conseguenza il loro business. Parliamo degli integratori alimentari, nella maggior parte dei casi utili o quasi indispensabili, molto spesso assunti in modo scorretto e quindi pericoloso. Pastiglie, fiale, polveri effervescenti… In Italia sono oltre 38 milioni i consumatori stabili di integratori, forti della convinzione che si tratti di sostanze vegetali e che fanno bene. O meglio: al limite non fanno male. Ma è davvero così? Vengono assunti regolarmente da chi si sente sotto tono, da chi vuole migliorare la tonicità e luminosità della pelle, da chi desidera rafforzare unghie e capelli, contrastare l’invecchiamento cellulare, depurare o drenare l’organismo… Ce n’è uno per tutti i gusti e bisogni. Ma quali sono gli effetti collaterali e le conseguenze? (Continua a leggere dopo la foto)
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Come spiega Melania Rizzoli su Libero, “non tutti gli integratori sono essenziali, poiché molto dipende dalla loro bio disponibilità, ovvero dalla velocità con cui vengono assorbiti o metabolizzati, e questo avviene solo se necessario all’organismo, altrimenti la maggior parte di queste sostanze viene eliminata o degradata dal fegato, che non le utilizza affatto nei suoi processi metabolici”. Durante l’estate, si sa, c’è il boom degli integratori alimentari per sopperire alla disidratazione (anche quando ci si sottopone ad attività fisica intensa). Ma anche qui attenzione, possono esserci effetti collaterali: aumentare i dosaggi di tali sostanze oltre le dosi consigliate è pericoloso. Spiega Rizzoli: “Soprattutto per quanto riguarda le Vitamine del gruppo B e C, le quali vengono espulse con velocità in caso di mancata carenza, come gli integratori di natura sintetica vengono difficilmente assorbiti o metabolizzati”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Altro boom è quello di integratori alimentari al collagene per diminuire le rughe e migliorare l’aspetto della pelle. Detto banalmente: per frenare l’invecchiamento. Ma funzionano davvero? Hanno effetti collaterali? Spiega ancora Rizzoli: “Questo tipo di integratore difficilmente produce l’effetto anti-age poiché il nostro intestino non distingue se le proteine che gli arrivano provengono dalla carne, dalle uova, dai legumi o da una pasticca integrata, e soprattutto la sua destinazione non viene affatto veicolata sulla pelle del viso e del corpo, non andrà a formare nuovo collagene, bensì si distribuirà solo dove vi siano eventuali carenze nei tendini e nelle cartilagini, eliminando il superfluo attraverso le feci”. Anche la carnitina, molto utilizzata dagli sportivi in dosaggio elevato, è soggetta più delle vitamine e dei minerali a questo tipo di saturazione, “poiché qualche grammo al giorno può essere utile nei cardiopatici ma non migliora le prestazioni fisiche e muscolari di un soggetto sano”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Integratori alimentari, gli effetti collaterali e i rischi
Infine, l’aspetto più grave. Tra gli effetti collaterali che gli integratori alimentari possono causare c’è l’interferenza con l’assorbimento di alcuni farmaci e ridurne l’efficacia terapeutica. “Ad esempio degli anticoagulanti, della pillola anticoncezionale, degli ormoni e degli antibiotici assunti in contemporanea, o di quelli che promettono il rafforzamento delle difese immunitarie”. Insomma, al di là delle attività benefiche che i vari brand commercializzano, il vero effetto salutare della maggior parte degli integratori “dipende solo ed esclusivamente dai principi attivi che contengono e dalle necessità metaboliche del momento” di ogni singolo soggetto. In conclusione, il consumo scorretto di integratori multivitaminici può provocare l’insorgenza di effetti collaterali come fastidi allo stomaco, costipazione o diarrea. Il consumo di questi integratori, inoltre, può interferire con l’assunzione di alcuni farmaci.
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