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Il virus nuoce a tutti tranne che a ‘lorsignori’. Vita più lunga per i Manager di Stato

Pubblicato il 06/11/2020 09:56 - Aggiornato il 06/11/2020 09:58

Evitare di tenere assemblee ai tempi del Covid o mossa strategica (ai fini politici) per evitare che le nomine diventino oggetto di trattative all’interno della maggioranza? Quale sia la vera motivazione non ci è dato di sapere, di fatti però mentre il Virus c’è i topi ballano e tra i grandi privilegi e poteri che loro si prendono c’è anche questo.

Con un emendamento presentato in Commissione Affari Costituzionali al Senato, si prevede l’allungamento delle cariche degli amministratori delegati e dei sindaci delle società partecipate dallo Stato, in scadenza dal 17 marzo al 31 gennaio 2021. Uno stallo che “giova solo a Conte che usa i rinvii come galleggiante politico”. E a Matteo Renzi “che non ha mai nascosto le sue mire per le poltrone”.

Parliamo di numero di società notevole, come notevole è il potere legato alle nomine. “Nomine di società non quotate, ma importanti dal punto di vista del potere connesso”, si legge tra le colonne del Tempo. “Dalla Sogei alla Consip, dal Poligrafico dello Stato alla Consap. Posti di rilievo, le cui nomine fanno gola ai molti.

Abbiamo visto di tutto durante questo stato di emergenza. Documenti nascosti del Cts, contenenti le informazioni che hanno portato l’esecutivo a prendere decisioni che limitavano le libertà di tutti, numerosi ricorsi al Tar per ottenere quello che finora era diritto inviolabile di tutte le democrazie, la trasparenza, il diritto di sapere. Gare di bandi tenuti segreti, ricordiamo ad esempio quanto successo con quello per la produzione/fornitura dei banchi, scritto e pensato proprio dal Super commissario Arcuri. Insomma questa sarebbe una delle tante torte che si concedono.
Dove arriveremo?