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Il Governo Draghi scippa 2 miliardi all’agricoltura del Sud

Pubblicato il 08/05/2021 11:42

Gli agricoltori siciliani sono scesi sul piede di guerra a Montecitorio contro lo scippo di due miliardi da parte del Governo Draghi a danno delle Regioni del Sud.

Dal leghista Gian Marco Centinaio era prevedibile attendersi l’ennesima sottrazione di fondi dal Sud, a conferma della vocazione “nordista” di questo partito. Ma il vero tradimento arriva dal Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli che rappresenta quel movimento che proprio al Sud, nelle ultime elezioni politiche, aveva fatto l’en plein.

Nel documento riportato su inuovivespri.it, si legge che il Ministro Patuanelli e il Sottosegretario Centinaio “hanno proposto di ripartire i Fondi Europei sul pilastro 2 con la formula del 75% e del 25%. Appare strano però che sul pilastro 1, riguardante il pagamento diretto, compreso la PAC, dove gli agricoltori del Nord incassano da 800 euro in su per ettaro, a differenza degli agricoltori del Sud che ne incassano una media di 240 euro per ettaro, quindi oltre il triplo del premio, non vi siano proposte di ripartizione equa”.

Non c’è più tempo. Gli agricoltori siciliani hanno compreso perfettamente che Draghi è loro nemico giurato e che solo una coerente battaglia di opposizione a questo governo, fedele esecutore dei diktat dell’Unione Europea, potrà dare una speranza alla disastrata agricoltura meridionale.

I parlamentari eletti nei vari partiti che appoggiano il governo, in particolare quelli che rappresentano le regioni del Sud, sono chiamati ad una scelta chiara: o con l’Unione Europea ed i loro servi nostrani o dalla parte dei cittadini che li hanno eletti.

L’associazione degli agricoltori siciliani “Terra è Vita”, il cui rappresentante ha partecipato al convegno regionale siciliano di Italexit, dichiara che non lascerà tregua a questo Governo e che denunzierà il voltafaccia di quei parlamentari che tradiranno gli interessi dei meridionali.

Anche Confagricoltura si è schierata apertamente contro l’azione del governo, nessuna notizia, al momento, da Coldiretti e Cia.