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“Il Covid è servito per una svolta autoritaria”. La denuncia del grande giurista

Pubblicato il 07/03/2022 10:31 - Aggiornato il 07/12/2022 18:06

Un’emergenza che, passata la paura iniziale, si è trasformata nel pretesto per portare avanti una svolta autoritaria vera e propria, con obblighi e restrizioni a danno dei cittadini ancora in vigore oggi, quando nel resto del mondo si torna invece alla vita prima del Covid. Un timore confermato anche dal grande giurista Luca Marini, che insegna diritto internazionale alla Sapienza di Roma ed è stato vicepresidente del Comitato nazionale per la bioetica. Intervistato da Alessandro Rico sulle pagine della Verità, l’esperto ha puntato il dito soprattutto contro la scelta di insistere sul Green pass, tra i provvedimenti più odiati dai cittadini.

“Non sono sicuro che tutti gli italiani siano consapevoli – ha spiegato Marini – del fatto che il Covid è stato gestito mediante strumenti politici e non sanitari, né che siano realmente consapevoli della portata discriminatoria degli strumenti utilizzati, in grado di colpire oggi chi ha scelto di non vaccinarsi e domani chi non farà ciò che il governo chiederà di fare. In queste condizioni è difficile avere coscienza dei propri diritti o del rischio di perderli”.

Secondo Marini “c’è il rischio che molti pretendano di far valere i privilegi derivanti dallo stato di vaccinati o di titolare del Green pass, magari a scapito di chi ha scelto di non vaccinarsi o non esibire il certificato. Ovviamente dimenticando che domani potrebbero essere loro a essere discriminati. Da questo gioco esce privilegiato solo chi sceglie di azzerare analisi e spirito critico, con buona pace dei principi su cui si fonda la società democratica e lo stato di diritto”.

Infine, Marini ha sottolineato come siano “sempre più le persone che fanno fatica a credere che il Covid non sia stato il pretesto per trasformare in senso autoritario società liberali e democratiche. E sono sempre più le persone che faticano a credere che la gestione del Covid non abbia fatto leva su quegli elementi che la teoria classica pone alla base dei totalitarismi. Ideologia, in questo caso il primato della medicina. Propaganda, pro vaccino. Scienza, ridotta a scientismo. E terrore, in questo caso di un virus e di una malattia su cui sono state celate molte verità”.

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