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Green Pass, la Lega si allinea a Draghi: ritirati tutti gli emendamenti. Non servirà la fiducia

Pubblicato il 07/09/2021 13:07

Decreto Green pass, Draghi può tirare un sospiro di sollievo, l’Italia no. La Lega ha ritirato tutti gli emendamenti al decreto lasciando così campo aperto al premier per procedere spedito. A questo punto, non sarà necessario ricorrere infatti al voto di fiducia sul decreto legge Covid che contiene le norme sul Green Pass. Come spiega Repubblica, “il partito di Salvini è stata l’unica forza nella maggioranza ad aver presentato emendamenti che si sono aggiunti a quelli dell’opposizione”. (Continua a leggere dopo la foto)

E se Claudio Borghi prova a mischiare le carte scrivendo sui social che questa è una cosa positiva così ora “si potrà discutere in aula il decreto Green Pass. Mi sembra doveroso per un minimo rispetto al Parlamento”, Salvini butta la palla in tribuna e afferma che “come Lega stiamo insistendo sui tamponi gratuiti soprattutto per i minori, i disabili, per le famiglie con figli che non possono spendere 30 euro a tampone per due o tre figli”. (Continua a leggere dopo la foto)

Poi spiega ancora Salvini: “In base a quante nostre proposte verranno accolte ci comporteremo di conseguenza, non è mai stata in discussione la fiducia in Draghi o in questo governo – dice Salvini parlando con i cronisti fuori dal Senato – Qualcuno voleva mettere la fiducia, eliminando la discussione in Parlamento. Invece il Parlamento esiste per parlare, per discutere, e quindi già questo è un passo in avanti per quanto ci riguarda”. (Continua a leggere dopo la foto)

E mentre il governo continua a fare i suoi giochini di Palazzo, per le strade e nelle piazza sempre più persone gridano il loro dissenso e dicono No al Green pass. Anche il mondo della scuola, con l’inizio dell’anno scolastico alle porte, vede ingrossare le fila degli oppositori. Nelle Università, studenti e professori, si uniscono per il medesimo scopo: dire No a questa misura liberticida e discriminatoria. Il Palazzo è una cosa, la Realtà un’altra.

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