“Nessuno spiega la vera causa degli aumenti delle bollette energetiche e dei prezzi della benzina. Tutti tacciono perché la risposta mostra impietosamente, una volta di più, il fallimento delle politiche liberiste e l’inutilità dell’Unione Europea” spiega Gianluigi Paragone, leader di Italexit.
“Inutile incolpare la guerra in Ucraina, i prezzi stavano aumentando anche prima dell’inizio del conflitto. E non per un rincaro nei prezzi delle materie prime: il prezzo di gas e petrolio non è affatto aumentato. La verità è che gli italiani sono costretti a pagare le scommesse degli speculatori, che hanno causato l’aumento dei costi finanziari legati all’energia con le loro scommesse sui mercati. Mercati lasciati volutamente senza regole, come una specie di moderno Far West. Il risultato è che gas e petrolio costano sempre uguale, ma cittadini e imprese sono schiacciati da aumenti insostenibili che creano danni gravissimi all’economia. Intanto i grandi azionisti delle compagnie energetiche vedono aumentare i loro guadagni a spese dei cittadini. Solo l’intervento dello Stato può fermare questo meccanismo, sia aumentando le tasse sulle speculazioni finanziarie, sia imponendo un tetto ai prezzi dell’energia. Ma Draghi tace, l’Europa non c’è e Francia e Germania curano solo i propri interessi come sempre”.