In Germania è boom di calciatori professionisti che non ci pensano minimamente a sottoporsi al vaccino. Dopo le tante notizie che abbiamo raccontato (ovviamente solo noi, perché la stampa asservita si è ben guardata dal farlo) dei tanti sportivi che hanno avuto gravi problemi dopo il vaccino, anche i calciatori sembrano restii alla punturina. Giocatori di basket, tennisti, olimpionici, sciatori, sono tanti quelli che hanno dovuto addirittura interrompere la loro carriera perché non più in grado di proseguire ad alto livello per colpa degli effetti avversi del vaccino. E così ora in Germania scoppia il caso intorno alla nazionale di calcio che è alle prese con i giocatori “no vax”. (Continua a leggere dopo la foto)
Dopo aver conquistato il pass per i Mondiali in Qatar, ora resta un’altra partita (Armenia) dove però saranno assenti svariati nazionali. Niklas Sule infatti è risultato positivo nei giorni scorsi. Positività che ha portato alla quarantena anche i compagni di squadra Kimmich, Gnabry, Musiala e Adeyemi, “probabilmente non vaccinati secondo le regole attuali” riporta il Frankfurter Allgemeine Zeitung. Una questione che ha fatto accendere la spia su un prossimo possibile obbligo vaccinale per i calciatori. (Continua a leggere dopo la foto)
“Spero – ha detto Flick, ct della Germania – che la situazione cambi in modo tale da non costringerci più a dover mandare a casa cinque giocatori per colpa del coronavirus. Questo è ciò che voglio come allenatore: se hai molti contatti, come noi, penso che dovresti vaccinarti“. In un’intervista a un’emittente del gruppo Ard, il ct tedesco non ha però voluto confermare se per i prossimi impegni convocherà solo calciatori vaccinati. (Continua a leggere dopo la foto)
Intanto da oggi, il giorno dopo la partita in casa contro il Liechtenstein, la città di Wolfsburg offre diverse possibilità di vaccinarsi: i tifosi possono ricevere una prima o una seconda dose o un richiamo del siero anti-Covid. Quasi un tentativo di placare le polemiche dopo che il professor Uwe Janssens, uno dei più noti medici di terapia intensiva in Germania, ha criticato la mancanza di misure anti-contagio per i 26.000 tifosi all’arena cittadina.
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