Vai al contenuto

“Bisogna prepararsi”. Il super generale italiano lancia l’allarme atomica: “Perché può succedere” (VIDEO)

Pubblicato il 11/10/2022 09:53

La pura si fa sempre più grande. E aumenta con il percepire sempre più vicino e probabile il rischio di un attacco nucleare. Quello sarebbe il punto di non ritorno, da lì in poi cambierebbe totalmente la traiettoria dell’umanità. A ribadire che la minaccia è più che concreta è il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica. Ospite della puntata del 10 ottobre di “Tagadà“, il programma tv di La7 del pomeriggio che vede Tiziana Panella alla conduzione, Tricarico commenta i nuovi sviluppi della guerra tra Russia ed Ucraina, con i bombardamenti che hanno colpito Kiev: “È una nuova fase cruenta, sembra che si tratti di una rappresaglia rispetto al ponte di Kerch, una rappresaglia abbastanza massiccia”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ma ci sono cose che non si capiscono”, premette Tricarico, il quale aggiunge: “Bisognerebbe fare, e non siamo in grado di farlo, una stima dei danni causati dai bombardamenti, però vedendo le immagini ho visto tanti crateri per le strade ed edifici civili bombardati. Quindi o i russi hanno continuato con bombardamenti non precisi, una nota che si ripete dall’inizio, o vogliono terrorizzare i civili, ma gli ucraini non si terrorizzano, lo sanno tutti. Come fanno a fiaccare così l’Ucraina? Anzi, stimolano ancora di più una reattività d’animo per resistere a questo tipo di sopruso. L’obiettivo non colto in entrambi i casi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Poi la domanda delle domande: “Lei non esclude l’attacco atomico?”, chiede Panella al generale Tricarico: “Non lo escludo”, risponde perentorio. “Ho vissuto troppo tempo nelle istituzioni ed ho mutuato una mentalità, che deve essere quella di chi governa. I fatti dicono che c’è una minaccia concreta e abbastanza esplicita. Chi governa deve orientarsi sullo scenario peggiore, per poi edificare le difese rispetto a questo scenario. Non si può disquisire che non sia vero, che i generali si ribellino e altre cose. L’ipotesi peggiore è stata detta chiaramente”. (Continua a leggere dopo il video)

Il discorso si sposta sulle armi nucleari tattiche: “C’è una convenzione che divide gli ordigni nucleari – spiega Tricarico – tra tattici e strategici. Si basa sulla letalità delle armi, quelle tattiche vanno da una potenza di qualche decimo di kilotone fino a 50 kilotoni. Un kilotone è l’equivalente di mille tonnellate di tritolo. Su Hiroshima la bomba era di 15 kilotoni. I danni di varia natura causata da un’esplosione nucleare sono abbastanza evidenti a tutti”.

Ti potrebbe interessare anche: “Questo inverno ci rincorreranno ancora”. La denuncia del prof Frajese: “Cosa succederà”

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure