Ha solo 28 anni, rappresenta il volto nuovo della politica francese ed è il primo Presidente del partito della Le Pen a non portare il cognome della storica dinastia di Marine. Jordan Bardella aveva predetto il futuro già nel 2022, prima che il voto delle Elezioni Europee esplodesse come una granata sugli equilibri politici francesi. Il “Guerrafondaio ” Macron è stato doppiato, anzi, qualcosa di più dal Rassemblement National. Un clamoroso 31,5% contro il 15,2% ottenuto “dalla candidata del Presidente” Valerie Hayer. La disfatta è totale: tanto che Macron ha annunciato lo scioglimento del Parlamento e indetto nuove elezioni per il 30 di Giugno. Detto del buon risultato dei socialisti con il 14%, è chiaro che la situazione francese è più che mai in bilico. E che Rassemblement National si candida con forza a rivestire un ruolo guida anche nella politica nazionale. Un risultato che Bardella, 28 anni, origini italiane, aveva preconizzato nel momento in cui era stato rieletto presidente del partito nel novembre del 2022 con l’84% delle preferenze fra i suoi. (continua dopo la foto)
Il progetto del vice leader di Rassemblement National – perché è chiaro che la guida indiscussa resta fra le mani di Marine Le Pen – prevedeva di creare “un partito di governo, al di là della divisione destra-sinistra”. Jordan aveva e ha tutte le carte in regola per piacere al suo elettorato e per attirare nuovi consensi. Nato in una famiglia di origini italiane, genitori separati sin da quando era piccolo, il ragazzo d’oro della politica francese gestiva una piccola attività di distributori automatici nella cittadina di Montmorency, nella Val d’Oise. Cresciuto con la madre Luisa Bertelli, dipendente specializzata in asili nido, Bardella non ha mai nascosto un passato umile in cui con la mamma “faticavamo ad arrivare alla fine del mese”. Un profilo molto diverso rispetto ai politici di professione che negli ultimi anni hanno perso colpi e consensi nel Paese. Jordan si propone sia come esempio di “integrazione riuscita“, sia come uomo che si è fatto da solo. Diplomato presso un liceo economico-sociale, ha frequentato la facoltà di Geografia all’Università di Parigi-Sorbonne, ma ha lasciato gli studi per dedicarsi alla politica. (continua dopo la foto)
Bardella convive da anni con Nolween Olivier, figlia di Caroline Le Pen, sorella maggiore di Marine. Per questo in passato ha dovuto fronteggiare critiche e qualche accusa di “favoritismo” per via della sua appartenenza indiretta alla famiglia della leader di Rassemblement. Di lui si diceva che fosse meno attento alle politiche sociali e più a quelle identitarie del partito, in particolare per la sua difesa della cultura e delle tradizioni francesi rispetto alla “minaccia” portata dall‘immigrazione selvaggia nel Paese. Al di là di tutti i timori, però, il 28enne italo-francese ha saputo tenere fede alle sue promesse. Insieme alla Le Pen, ha coniato la nuova immagine di un partito che era sempre stato ostracizzato dal resto della politica francese. Un lavoro ancora in corso, ma che si fonda su una chiara divisione dei ruoli: a lui la presidenza del partito, a Marine il controllo sui deputati all’Assemblea Nazionale. E sullo sfondo, la corsa alle presidenziali del 2027 in cui la Le Pen spera di coronare il suo sogno e di sostituire Macron alla presidenza della Repubblica. Con l’appoggio e la collaborazione di Bardella, ovviamente. E questo trionfo alle europee sembra un ottimo punto di partenza.