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“Favorirà l’emergere di nuove varianti”: l’allarme dell’Oms

Pubblicato il 20/08/2021 09:24 - Aggiornato il 20/08/2021 10:04

Terza dose sì, anzi no, forse. Il balletto intorno alla possibilità di una nuova somministrazione di vaccino anti-Covid per tutti è già iniziato, con il governo italiano che si è subito schierato su posizioni favorevoli, con il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che ha anche già fissato in rosso la prima data sul calendario: “Siamo pronti, a ottobre si parte”. Fuori dai confini nazionali, però, c’è qualcuno che ha già iniziato a tirare il freno, ennesimo segno che le certezze in merito all’efficacia degli attuali farmaci non siano poi così tante.

"Favorirà l’emergere di nuove varianti": l'allarme dell'Oms

Durante una recente conferenza stampa Soumya Swaminathan, chief scientist dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità, ha detto per esempio: “Al momento i dati non indicano il bisogno di una terza dose”. Secondo l’esperta, una nuova somministrazione potrebbe rivelarsi addirittura controproducente: “”Ci opponiamo fermamente alla terza dose per tutti gli adulti nei paesi ricchi, perchè non aiuterà a rallentare la pandemia. Togliendo dosi alle persone non vaccinate i booster favoriranno l’emergere di nuove varianti”.

Una posizione condivisa anche da un altro esperto dell’Oms, Bruce Aylward, un altro esperto dell’Oms. “Ci sono abbastanza vaccini per tutti, ma non stanno andando nel posto giusto al momento giusto. Due dosi devono essere date ai più vulnerabili in tutto il mondo prima che i richiami vengano dati a chi ha completato il ciclo, e siamo ben lontani da questa situazione”. Parole arrivate poco dopo l’annuncio del presidente Usa Joe Biden del piano americano per la terza dose, pronto a partire dal 20 settembre.

A conferma di quanto i vaccini diano poche garanzie nella lotta al Covid, ecco i dati provenienti nelle scorse ora da Israele, uno dei Paesi che per primo ha puntato sulla vaccinazione di massa della popolazione: i casi gravi hanno superato le 600 unità, con 4 nuovi morti che hanno portato complessivamente i decessi a 6.726. Le nuove infezioni registrate sono state 7.856, con un tasso ora al 5,5%.

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