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Ecco perchè i portuali difendono la Costituzione

Pubblicato il 20/10/2021 11:10

I professori di diritto costituzionale, quelli che non verranno mai intervistati in tv, sono sconcertati della situazione che stiamo vivendo.
Siamo in uno stato che i giuristi chiamano Stato di eccezione.
Eccezione perché siamo in una grande bolla in cui i nostri diritti costituzionali sono apparentemente sospesi; in pratica non vengono rispettate le regole che sino alla nostra vita civica pre-covid disciplinavano la nostra vita e il funzionamento di tutto il sistema.
In uno stato liberale e democratico il potere politico deve interpretare i mutevoli bisogni del popolo e tradurli in legge sempre rispettando i diritti fondamentali dei cittadini: questi diritti costituiscono un limite invalicabile che il potere politico non può mai superare.
Laddove questo succede intervengono gli organi di garanzia, tra cui Giudici di ogni ordine e grado e Corte Costituzionale sanzionando i comportamenti che travalicano i valori fondanti del nostro sistema.

Oggi siamo in mano al delirio del potere politico che dispone senza freni e ad una velocità mai vista prima in totale violazione di questi diritti fondamentali che mai andrebbero toccati.
Tra l’altro questo avviene per il tramite dell’azione del Governo, ossia dell’organo esecutivo che avrebbe di regola tutt’altro compito, in quanto il Parlamento è stato di fatto completamente esautorato.
I decreti-legge emanati dal governo, affermano i costituzionalisti -quelli che non vengono intervistati in tv- sono di per sé incostituzionali in quanto in violazione dell’art. 77 cost che li disciplina. (Continua dopo la foto)

L’art 77 cost. prevede che vengano emanati solo per le piccole emergenze e che non possano assolutamente comprimere diritti di rango costituzionale.
I diritti di rilievo costituzionale dovrebbero essere disciplinati solo mediante il complesso lavoro del Parlamento che funziona secondo regole studiate per garantire il rispetto dei principi cardine del nostro ordinamento e in cui evidentemente devono essere ascoltate e rispettate le esigenze di tutta la popolazione, comprese le minoranze.
Per dirla con le parole dei costituzionalisti, le misure che stiamo vivendo si emancipano dalla costituzione, ossia hanno una loro forza cogente, hanno un potere impositivo sui cittadini che non trova il fondamento nella Costituzione.
Questa possibilità non è però prevista dalla nostra Costituzione proprio perché chi l’ha studiata voleva che per nessun motivo si comprimessero quei diritti sacrosanti che ci rendono un paese democratico e liberale e nessuno stato di emergenza o presunto tale può giustificarlo. (Continua dopo la foto)

In un certo senso il potere politico sta dando una nuova lettura alla Costituzione, interpretandola in maniera arbitraria.
Mai si è vissuta una compressione dei diritti dei cittadini e dei lavoratori di tale portata e m ai il potere sindacale è stato così assente.
Soprattutto mai gli organi di garanzia hanno tardato così tanto per sanzionare queste norme così fuoriuscite dai limiti della Costituzione.
La soluzione allora deve partire necessariamente dal basso dalle proteste dei cittadini; ecco perche le manifestazioni, ovviamente pacifiche, sono più che legittime e il potere politico non può lasciarle inascoltate: Il potere politico esiste solo pe soddisfare le esigenze della popolazione tutta, altrimenti non è più democratico.
Attendiamo allora che il sistema prenda atto delle legittime proteste dei cittadini che stanno manifestando pacificamente ormai da mesi e riavvi il sistema democratico che noi tutti meritiamo.

Avv. Andrea Perillo
Avv. Ornella Michenzi
https://t.me/avv_andreaperillo