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Ecco perché a Draghi e Mattarella interessa che l’emergenza duri (e anzi cresca)

Pubblicato il 31/12/2021 11:31

Sergio Mattarella non ha cambiato idea e si prepara a ribadirlo ancora una volta nel suo discorso di fine anno. Durante il quale, ovviamente, non toccherà in maniera diretta il tema della sua successione, ma farà intuire tra le righe di non volersi candidare per un secondo giro al Colle. Invitando allo stesso tempo il Parlamento ad andare avanti senza stravolgimenti, con compattezza e unità d’intenti, usando parole non troppo lontane da quelle pronunciate soltanto pochi giorni fa dal premier Mario Draghi, l’uomo che i giornali indicano come favorito proprio nella corsa al Quirinale.

Come anticipato da Pietro Senaldi alle pagine di Libero, a pesare sulla scelta del prossimo Presidente della Repubblica è però l’improvviso ritorno alla carica del Covid, con la variante Omicron che ha portato a una nuova impennata nei contagi e la necessità di tornare a introdurre limitazioni per arginare il contagio. Un ostacolo che si è posto di colpo tra Mario Draghi e il Colle, obiettivo mai nascosto dell’ex presidente della Bce. Che a questo punto si sarebbe detto disponibile a farsi eleggere anche dopo la terza votazione, quando sarà sufficiente una maggioranza meno ampia, lasciando prima sfogare i vari partiti.

Draghi confiderebbe nel fatto di non avere, in realtà, veri rivali: nessuno dei nomi circolati in questi giorni sembra abbastanza pesante da mettere a rischio la sua scalata e così il premier sembra aver accettato l’idea di farsi eleggere anche dopo qualche tornata a vuoto, quando inizialmente aveva invece chiesto di essere proclamato già al primo colpo. Se poi le cose dovessero andar male, sarebbe già pronto anche un piano B.

Secondo Libero, infatti, in caso di mancata elezioni Draghi presenterebbe le proprie dimissioni al nuovo Capo dello Stato, con condizioni stringenti per un eventuale reincarico. Nello specifico, mani libere su giustizia, tasse, opere pubbliche, gestione della pandemia, liberalizzazioni. Possibile anche un piano C: dovessero ulteriormente aumentare i contagi, Draghi potrebbe strappare a Mattarella l’impegno a prolungare il proprio incarico di un anno, per rimandare a tempi migliori la scelta del suo successore. Un’operazione che piacerebbe di sicuro al Pd, ma sarebbe inevitabilmente accompagnata anche da polemiche.

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