A Roma, il VII municipio sta portando avanti uno straordinario percorso di recupero della legalità. “A due anni dalla demolizione delle 8 ville dei Casamonica, oggi è in corso una nuova operazione di ripristino della legalità”, annuncia con un post social Monica Lozzi, la minisindaca del municipio di Cinecittà. Con la demolizione degli immobili in via Fratelli Marchetti Longhi, prevista per oggi (21 ottobre), saranno “18 gli immobili abbattuti che sono riconducibili ai Casamonica”.
Quella che si compierà oggi è la continuazione di una battaglia (iniziata nel 2018) che il municipio sta portando avanti da due anni contro il clan dei Casamonica, nota organizzazione criminale. L’intervento operato in via del Quadraro, è stato il primo abbattimento effettuato. “Le villette che sono state abbattute non erano sanabili e gli abusi erano stati accertati da più tempo, addirittura dalla metà degli anni novanta”.
L’intervento, precisa la Lozzi, è il frutto del duro lavoro dell’amministrazione del Municipio (sia dal punto di vista economico, tecnico ed amministrativo) supportato dalla Prefettura, dal Commissariato Romanina, dalla Compagnia Carabinieri di Castelgandolfo con la Tenenza di Ciampino, dalla Polizia Locale e dall’Ufficio Gabinetto del Sindaco.
La minisindaca conclude dicendo: “Rivolgo un sentito ringraziamento a tutte queste Istituzioni, alle donne e agli uomini degli uffici del Municipio VII che hanno reso possibile tutto questo e alla maggioranza composta dai consiglieri municipali 5 stelle che ha sempre sostenuto queste attività e continua a farlo. A voi tutti va il mio più sincero grazie”.
Questa è la prova concreta che in due anni, senza troppi spot e affrontando innumerevoli difficoltà, l’amministrazione è riuscita a condurre un’importantissima operazione diventata simbolo della presenza dello Stato che lotta contro la criminalità organizzata. Una fra le tante il reperimento dei fondi per finanziare la delicata operazione, ricordiamo infatti che il Campidoglio aveva negato la possibilità di supportare finanziariamente il municipio con i fondi mancanti necessari per riuscire a ricoprire i costi. Ma l’amministrazione non si è arresa e alla fine è riuscita a trovare i fondi mancanti “in altri capitoli di bilancio”.