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Crisanti boccia l’obbligo vaccinale: “Da Israele dati preoccupanti su calo efficacia”

Pubblicato il 03/09/2021 10:19

Mario Draghi ha detto chiaro e tondo che l’Italia potrebbe andare verso l’obbligo vaccinale per tutti. L’annuncio del premier ha scatenato molte reazioni, tra le quali segnaliamo quella – assai interessante – di Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova: “L’annuncio del premier mi lascia molte riserve”, ha commentato. “Da Israele arrivano dei dati che indicano come l’efficacia dei vaccini si riduca al 70%. Al momento sono preoccupato per questo”, ha dichiarato all’Adnkronos Salute. (Continua a leggere dopo la foto)

Quella di Crisanti è potenzialmente una bomba. Israele, il Paese preso a modello per la vaccinazione, vede di giorno in giorno i contagi triplicarsi, mentre l’intera popolazione è vaccinata con due dose e si procede spediti con la terza. Là, però, stando ai dati citati da Crisanti, l’efficacia dei vaccini sta diminuendo al 70%. La domanda quindi è: se si ha la prova provata che l’efficacia contro il blocco dei contagi è in caduta libera, perché obbligare l’intera popolazione a vaccinarsi? E perché procedere addirittura con una terza dose? È chiaro la questione non è più sanitaria ma politica. (Continua a leggere dopo la foto)

Chi pensava che l’Italia non sarebbe mai arrivata all’obbligo vaccinale è un ingenuo o un illuso. O semplicemente ha capito poco di quanto sta succedendo fin dall’inizio della pandemia. Il governo ha proceduto per gradi: prima i sanitari, poi la scuola, ora tutti i dipendenti pubblici. Infine, ieri, in conferenza stampa, il premier Draghi ha sostanzialmente detto che l’obbligo vaccinale non è più un tabù per il governo. Quindi, che si proceda pure. Rispondendo a una domanda che mirava a chiedere se il presidente del Consiglio ritenga che l’obbligo vaccinale possa essere introdotto, e se si vada verso la necessità di una terza dose, Draghi ha risposto – ribadendolo due volte -: “Sì a entrambe le domande”. (Continua a leggere dopo la foto)

A dare man forte a Draghi ci ha pensato poi il ministro della Salute Roberto Speranza, aggiungendo: “L’obbligo vaccinale nel nostro Paese è già disposto da una norma primaria per quanto riguarda il personale sanitario, quindi in realtà è già applicato ad un pezzo della nostra società”. E sulla terza dose: “Si inizierà entro il mese di settembre”. Avanti, dunque. Perché ormai è evidente a tutti che non si tratta più di salute, ma di lotta politica: Draghi e il suo governo non hanno combinato nulla finora, non hanno mantenuto nessuna delle promesse che avevano fatto, l’unica cosa che gli è rimasta è la campagna vaccinale.

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