x

x

Vai al contenuto

Covid, “bollino rosso” per 9 Regioni. Il governo prova a riproporre le vecchie restrizioni

Pubblicato il 09/07/2022 09:09

Avevamo tutti sperato, con il passare delle settimane, che certe espressioni come “lockdown” o “zona rossa” appartenessero ormai definitivamente al passato. E invece, purtroppo, eccoci di nuovo a fare i conti con un governo, quello guidato da Mario Draghi, che marcia spedito verso il ritorno a restrizioni e obblighi vari, sottolineando ogni giorno come la situazione Covid sia grave. E con nove Regioni e Province autonome già classificate come “ad alto rischio”.

L’elenco è stato stilato dall’Istituto superiore di sanità e comprende Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Umbria e Veneto. Ancora in bilico la Toscana, sotto la quale si legge la dicitura “non valutabile (equiparato a rischio alto)”. In generale, secondo il monitoraggio, non esistono Regioni a rischio basso, visto che tutte le altre 12 sono a rischio moderato.

Il governo snocciola in queste ore numeri che parlano di 100.690 casi su un totale di 371.874 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, con un incremento di pazienti ricoverati in terapia intensiva (18 in più rispetto al giorno precedente). Tanti virologi continuano a predicare calma, sottolineando come nelle strutture la situazione sia comunque ancora sotto controllo. Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, ha sottolineato : “In Italia si assiste a un aumento della congestione delle strutture ospedaliere, anche se per fortuna il tasso di occupazione dei posti di terapia intensiva è ancora relativamente basso”. Ma la sensazione è che ormai sia solo questione di tempo, con il ritorno alle tristi, vecchie abitudini.

Obbligo vaccinale, innanzitutto, con una nuova campagna pronta a partire non appena sarà finita l’estate. E il ritorno alla vecchia “colorazione” delle Regioni: sul punto non c’è ancora una accordo all’interno dell’esecutivo, ma c’è il rischio che a breve gli italiani si trovino nuovamente a fare i conti con zone rosse, arancioni o gialle, a seconda del numero di contagi, e con i conseguenti limiti nelle attività quotidiane. Di sicuro, quello che ci aspetta sarà un autunno difficile.Con le restrizioni pronte a fare capolino, e presto.

Ti potrebbe interessare anche: Pandemia a trasmissione sessuale. E per non restar “disoccupati”, ecco cosa s’inventano le virostar