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“Così la Guardia di Finanza potrà entrare nei conti correnti”: rivoluzione nel Fisco, come funzionerà il nuovo sistema

Pubblicato il 31/05/2022 11:45

Il Fisco si prepara ad allungare gli occhi sui nostri conti correnti, che a breve finiranno per non avere più segreti. Come riporato da Italia Oggi, infatti, la Guardia di Finanza avrà mano libera, potendo accedere a tutti i dati finanziari dei contribuenti e incrociando le informazioni che arrivano dall’archivio dei rapporti finanziari, quelli della banca dati dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo, sarà facile avere a disposizione ogni nozione sui depositi, le cassette di sicurezza e i conti correnti del singolo cittadino.

Un allarme che potrebbe diventare presto realtà, visto che lo schema del prossimo decreto ministeriale è stato già trasmesso al Garante della Privacy, che dovrà ora pronunciarsi sul testo. All’interno delle norme in esame, le indicazioni sono molto chiare: “I dati contenuti nell’archivio dei rapporti finanziari sono resi disponibili dall’Agenzia alla Guardia di finanza, che li utilizza avvalendosi delle tecnologie, delle elaborazioni e delle interconnessioni con le altre banche dati di cui è titolare”.

Le attenzioni della Guardia di Finanza, dunque, si concentreranno sui dati personali comuni legati alla capacità economica del contribuente. Sotto la lente d’ingrandimento finiranno così le dichiarazioni fiscali, il patrimonio mobiliare e immobiliare, dati contabili e finanziari, dati dei pagamenti, dei versamenti e delle compensazioni, ma anche i dati di profilazione relativi agli eventuali indicatori di rischio desunti o derivati attribuiti ai soggetti.

Non proprio uno scenario tranquillizzante, per gli italiani. E che potrebbe peggiorare ancora con l’aggiunta di un nuovo algoritmo. Sempre nel decreto si precisa infatti che “Agenzia e Guardia di finanza, in qualità di titolari del trattamento, trattano esclusivamente i dati personali indispensabili ed effettuano le operazioni di trattamento strettamente necessarie al raggiungimento delle finalità di accertamento per il contrasto all’evasione”. Insomma, salvo interventi del Garante a breve i nostri correnti non avranno più segreti.

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