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“L’Europa morirà green”, Gianluigi Paragone asfalta Piccolotti: “l’ecosostenibilità è una balla” (VIDEO)

Pubblicato il 04/07/2023 20:33 - Aggiornato il 05/07/2023 10:26

Il conformismo ormai abita a sinistra, sempre in prima linea per sposare le più assurde derive della “modernità”, ad esempio oggi contraddistinta dalla deriva Green che, in nome della sostenibilità ambientale e di presunti cambiamenti climatici, rischia di azzerare le nostre economie, grazie anzitutto alle politiche dell’Unione europea. Ma Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra nonché moglie del suo leader, Fratoianni, ha dovuto vedersela con un agguerrito Gianluigi Paragone, fondatore e presidente di Italexit, nella puntata di ieri di Controcorrente, il talk-show di approfondimento giornalistico condotto da Veronica Gentili su Rete 4. QUI il video della intera puntata. Paragone ha smontato pezzo per pezzo il nuovo dogma della ecosostenibilità. “L’Europa si distruggerà da sola”, dice dunque lo stesso Gianluigi Paragone, che si becca dalla Piccolotti il nuovo appellativo di “negazionista climatico”, dimostrando anche nel linguaggio una perfetta omologazione di coloro che un tempo si proclamavano comunisti mentre oggi, di fatto, sostengono e promuovono le strategie politico-economico-sociali dei signori della globalizzazione, camuffate dalla lotta alle emissioni e dalle politiche green. (Continua a leggere dopo la foto)
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controcorrente scontro paragone piccolotti

“L’ecosostenibilità è una balla”

Ma la risposta non si fa attendere: “L’eco-sostenibilità creerà molti più problemi nel ceto popolare, è una grande balla“. Effettivamente, basti pensare alla folle direttiva sull’efficientamento energetico, che costerebbe agli italiani proprietari di immobili – che sono in proporzione molti di più che negli altri Paesi d’Europa – delle spese ingentissime per l’adeguamento. E si potrebbe dire lo stesso di altre assurdità partorite dalla Unione europea, questo Leviatano adorato dalle sinistre, persino quelle radicali, e ci limitiamo a citare la proposta di requisire le terre ai contadini in nome della biodiversità o quella di abolire la pesca a strascico. Come ricostruisce Il Tempo, durante la trasmissione, Paragone ha tenuto egregiamente il punto. “La dovete piantare con le case green, le macchine elettriche. Voi siete fighetti“. Ecco, dunque, la geniale pensata della Piccolotti di citare l’alluvione in Emilia-Romagna, laddove la giunta di cui Ely Schlein era vicepresidente, come abbiamo riportato, ha restituito le risorse destinate alla messa in sicurezza degli argini, e dunque: “Voi avete ormai questa narrazione – ha replicato il leader di Italexit – Quello è un problema vostro, che dipende dalla regione Emilia-Romagna. Non c’è stato nessun disastro fuoriprogramma”. (Continua a leggere dopo la foto)
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La dottrina von der Lyen

L’Europa “sarà il primo continente neutrale dal punto di vista climatico dal 2050”, con queste parole si insediò Ursula von der Lyen allorché fu eletta per guidare la Commissione europea, segnando la svolta ambientalista della transizione ecologica e di un Green Deal per il continente. Da allora questo paradigma, in maniera pressoché simultanea, ha orientato e orienta quella che Paragone ha definito “narrazione”, creando una vera e propria “religione” Green, quella, cioè, che taluni chiamano la Golden Green Rule. Estremismi ecologisti che trovano i propri alfieri in Greta Thunberg e nei ragazzi confusi e molto probabilmente eterodiretti di Ultima Generazione, e che trova nelle sinistre europee una amplissima cassa di risonanza.

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