x

x

Vai al contenuto

La Cassazione: “Danni subiti da vaccini non obbligatori vanno risarciti dallo Stato”

Pubblicato il 31/08/2021 09:15

Chissà perché tv e giornali, ma soprattutto governo e ministero della Salute, non parlano mai della sentenza della Cassazione che ha riconosciuto che i danni da vaccinazione non solo imposta, ma soltanto raccomandata da autorità sanitarie (Stato o Regioni), debbono essere risarciti dallo Stato. Eppure il tema è caldissimo, dato quello che sta accadendo con il vaccino anti-Covid e il crescente allarmismo derivante da presunti effetti negativi legati proprio alla vaccinazione a tappeto. La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 7354/2021 depositata in data 16 marzo 2021, ha sancito un principio decisamente rilevante in tema di risarcimento del danno conseguente a vaccinazione non obbligatoria. Proprio come può essere quella anti-Covid, nonostante Draghi e Speranza stiano normando addirittura ritorsioni e divieti a chi non si vaccina o addirittura non si può vaccinare. (Continua a leggere dopo la foto)

Cosa stabilisce la sentenza? Il caso prende le mosse da un ricorso volto ad ottenere l’indennizzo previsto dall’art. 1 L. 210/1992, l’indennizzo di cui all’art. 1 L. 229/2005 e l’assegno una tantum di cui all’art. 4 L. 229/2005 che recita: “Chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, ha diritto ad un indennizzo da parte dello Stato, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge”. (Continua a leggere dopo la foto)

Come ricorda anche Firenze Post, “la Corte di Cassazione, a seguito della declaratoria di incostituzionalità dell’art. 1, comma I, L.n. 210/1992 nella parte in cui non prevede il diritto al risarcimento a favore di coloro che abbiano riportato lesioni o infermità a causa della vaccinazione contro il contagio da virus Epatite A, ha rigettato il ricorso riconoscendo, di fatto, il diritto all’indennizzo richiesto dalla ricorrente. La Corte ha riconosciuto, inoltre, il nesso causale tra la malattia denunciata dalla ricorrente e la vaccinazione, richiamando la Sent. n. 19365/2015 in tema di accertamento del nesso mediante CTU”. (Continua a leggere dopo la foto)

Sì all’indennizzo per i danni da vaccino anche se il siero non è imposto ma semplicemente raccomandato dalla Stato o dalle Regioni dunque. “A questo punto Draghi, Speranza, Figliuolo e compagni della vaccinazione a go go ci ripenseranno o, come al solito, tireranno dritti nella considerazione che tanto non pagano loro, ma Pantalone”, cioè lo Stato, cioè noi.

Ti potrebbe interessare anche: CostaVolpara, la band che spopola sui social dopo il No ai concerti in cui si richiede il Green Pass