Vai al contenuto

Carte di credito e bancomat, ecco la tassa occulta che paghiamo ogni volta che le usiamo

Pubblicato il 28/10/2022 19:49

Tutti i partiti che sino a ieri si trovavano al Governo, sono contrari all’innalzamento del tetto del contanti e ritengono che tale provvedimento favorisca l’evasione. Mi permetto di fare una domanda? Ma se ritenevano corretta la limitazione del contanti e addirittura pensare quasi di rendere obbligatorio l’uso del denaro elettronico, perché non si sono prodigati a far ridurre le spese e le commissioni bancarie che ogni esercente deve pagare per avere i suoi soldi? Mediamente il costo che sostiene un esercente, fra commissioni e spese bancarie si aggira al 3% per ogni transazione.

di Salvatore Cincotta – Tutti i partiti che sino a ieri si trovavano al Governo, sono contrari all’innalzamento del tetto dei contanti e ritengono che tale provvedimento favorisca l’evasione. Mi permetto di fare una domanda: ma se ritenevano corretta la limitazione dei contanti e addirittura pensare quasi di rendere obbligatorio l’uso del denaro elettronico, perché non si sono prodigati a far ridurre le spese e le commissioni bancarie che ogni esercente deve pagare per avere i suoi soldi? Mediamente il costo che sostiene un esercente, fra commissioni e spese bancarie si aggira al 3% per ogni transazione.

Persino i CONSUMATORI, che sono IGNARI, sono felici e contenti e ritengono che sia GIUSTO limitare l’uso dei contanti. “TANTO A CHI USA LE CARTE NON COSTA NULLA…”, ritiene la maggior parte. Ma ne siete proprio sicuri che sia proprio così? A prescindere dal costo annuale che si paga per avere carte di credito e bancomat, pensate davvero che un imprenditore attento, nel calcolare il prezzo di vendita dei beni o dei servizi, non terrà conto di questi costi aggiuntivi? La cosa più grave è che questo aumento calcolato nel prezzo riguarderà anche gli acquisti effettuati per contanti. Se lo Stato decidesse di combattere l’evasione con l’utilizzo obbligatori della moneta elettronica, dovrebbe prendersi anche carico dei costi e non farli gravare su chi le tasse le ha già le pagate. Si potrebbe prevedere, per esempio, la riduzione dell’IVA di tre punti percentuali, per tutti gli incassi fatti dagli esercenti con moneta elettronica, così avrebbe un senso. Se invece il progetto è quello di dare alle banche il 3% su tutti gli acquisti commerciali fatti dagli italiani nel corso di un anno, circa 600 miliardi di euro, sarà un bel regalo: 18 miliardi di euro ogni anno…Considerate che parliamo di soldi sempre a carico di quei consumatori che le tasse le hanno già pagate, tutta un’altra storia… POI, PER CONCLUDERE, DEVO DIRVI CHE MI SONO ROTTO LE PALLE A DOVER SPIEGARE AL CASSIERE DI TURNO DELLA BANCA, DEL PERCHE’ VOGLIO PRELEVARE 2500 EURO IN CONTANTI DAL MIO CONTO E COSA NE DOVRO’ FARE, SOTTOSCRIVERE UNA DICHIARAZIONE ECC. ECC.. SARANNO C..ZI MIEI…..