x

x

Vai al contenuto

Care Pmi, a voi la bolletta più cara d’Europa e il sistema energetico lo finanziate voi!

Pubblicato il 31/07/2020 11:57 - Aggiornato il 31/07/2020 12:03

Piccole e medie imprese impiegano l’82% dei lavoratori in Italia (ben oltre la media Ue) e rappresentano il 92% delle imprese attive. Nel 2017, secondo le stime di Prometeia, davano occupazione a oltre 15 milioni di persone e generavano un fatturato complessivo di 2.000 miliardi di euro. Numeri che fanno delle PMI un tratto saliente della nostra economia. 

Eppure il nostro Governo sta facendo di tutto per non aiutarle, come ad esempio perdere tempo nelle trattative ai tavoli europei e prendere decisioni sbagliate che segneranno per anni il destino finanziario del Paese. 

Non solo sono loro a pagare la bolletta di luce più cara di Europa, ma sono anche la fascia “su cui ricade la maggior parte del finanziamento dell’intero sistema energetico nazionale”. 

Tra le tante mazzate a cui il settore deve resistere vi sono i costi, rimasti fissi nonostante il crollo vertiginoso dei fatturati. Costi che tra l’altro risultano essere più elevati  per quanto riguarda le bollette di luce rispetto alla media europea. “Per il 99% delle imprese italiane, l’energia elettrica costa il 54,3% in più che nel resto dell’Unione europea”, un’’amara verità che viene certificata dall’Osservatorio energia 2020 della Cna e che riprendiamo da Il Sole 24 Ore.

A impressionare è l’aumento considerevole avvenuto in un solo anno. Come si legge nel rapporto: “Nel complesso il differenziale tra bolletta italiana e la bolletta media dei Paesi membri supera i 36 punti percentuali. Uno scostamento sigificativo che in un solo anno si è ampliato di venti punti. Nel 2018 il divario era di 17 punti percentuali”. Un processo di convergenza dei prezzi che va avanti dal 2016.

Proprio la classe di consumo fino a 20 MWh, all’interno della quale ricadono le imprese micro, piccole e artigiane, risulta la più salata. Impressionante e assurdo è il fatto che in questa classe “Rete di distribuzione” e “oneri e imposte” valgono più della metà del totale della bolletta, vale a dire il 64,2%. Ecco perchè su Pmi ricade la maggior parte del finanziamento dell’intero sistema energetico nazionale. Le imprese italiane pagano più del doppio delle imposte pagate dalle imprese di Spagna e Regno Unito e più del triplo delle imposte pagate da Francia.

Insomma, a rendere pesante la bolletta proprio quella parte delle bollette che va oltre il consumo effettivo. Il Sentore Gianluigi Paragone aveva proposto un emendamento che è stato bocciato e che avrebbe abbassato le spese dei consumatori incentivando allo stesso tempo la produzione e il consumo di energia verde.