
Certa sinistra si conferma, come al solito, quella che è. In occasione del corteo organizzato da circa 3mila esponenti della sinistra radicale a Roma per ricordare Valerio Verbano, militante vicino all’area di Autonomia Operaia che venne ucciso il 22 febbraio del 1980 da un commando, insieme ai fumogeni rossi, ai fuochi d’artificio e alla musica di Ghali sparata a tutto volume dalle casse, è stato bruciato un manichino raffigurante la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La premier è stata raffigurata con una croce celtica appesa al collo e una corona in testa. Le immagini del rogo sono adesso al vaglio degli inquirenti e della Digos. (Continua a leggere dopo il video)
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Un manichino raffigurante la premier è stato bruciato durante un corteo a #Roma in memoria di Valerio Verbano, il militante di autonomia operaia ucciso il 22 febbraio del 1980. A #Meloni la solidarietà del Capo dello Stato #Mattarella. #tg1 Nadia Zicoschi pic.twitter.com/z6YdeyFY9C
— Tg1 (@Tg1Rai) February 23, 2024
Alla presidente del consiglio è subito arrivata la solidarietà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Si assiste a una intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese, più volte della stessa presidente del Consiglio, alla quale va espressa piena solidarietà”.
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