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Crescita quasi zero, produzione in calo: l’economia italiana non scoppia di salute (e il 2020 non sembra così roseo)

Pubblicato il 05/01/2020 13:32 - Aggiornato il 05/01/2020 14:08

Un’economia che continua a marciare col freno a mano tirato. E che non vede davanti a sé delle prospettive di sviluppo. Così, senza troppi entusiasmi, l’Italia si prepara ad affrontare il 2020 appena iniziato, stando alle previsioni fatte in queste settimane dagli istituti internazionali e dai centri di ricerca. Previsioni che stonano e non poco con quelle fatte a suo tempo dal premier Conte, che aveva parlato con largo anticipo di “anno bellissimo”. Secondo le stime, la nostra economica risentirà invece del rallentamento che interesserà in misure varie tutto il resto d’Europa, a partire da quella Germania che storicamente è un riferimento importante per le nostre esportazioni.

Crescita quasi zero, produzione in calo: l'economia italiana non brilla di salute (e il 2020 non sembra così roseo)

Difficile immaginare che possa invertirsi la situazione sul fronte della produzione industriale, in ribasso. E, spiega Vittorio Malagutti sulle pagine de L’Espresso, difficile anche vedere la luce in fondo al tunnel dei conti pubblici, con il debito pubblico che nella migliore delle ipotesi sarà leggermente limato nei prossimi due anni: quasi 2.500 miliardi di euro sui quali poco o niente inciderà la manovra appena approvata dal governo. Buone notizie arrivano sul fronte spread, nonostante qualche agitazione legata all’instabilità dell’esecutivo: rispetto alla scorsa primavera, la situazione è decisamente meno allarmante.

Guardando indietro ai mesi appena archiviati, però, il sorriso non può che essere amaro. Il Pil è cresciuto meno che nel 2018, che pure non era stato un anno particolarmente fortunato, e nel 2020 è attestato in crescita di un misero 0,6%, con la Commissione Europea ancora meno ottimista che parla di uno 0,4%. In sostanza, continueremo a perdere terreno rispetto alla zona Euro e d’altronde il contesto internazionale, che vede un rallentamento generale dell’economia, non è certo ottimale per fare da traino all’Italia.

Crescita quasi zero, produzione in calo: l'economia italiana non brilla di salute (e il 2020 non sembra così roseo)

In calo la disoccupazione, secondo Banca d’Italia: la percentuale dei senza lavoro a gennaio era al 10,5% e a settembre era scesa al 10. Nel 2020 dovrebbe esserci un ulteriore, piccolo passo avanti con la discesa al 9,7%. Sul fronte occupazione, l’obiettivo del 60% annunciato dal ministro dell’Economia Gualtieri è ampiamente a portata. Cifre in crescita, dunque, ma purtroppo nella maggior parte dei casi si tratta dei cosiddetti “lavoretti”, contratti da poche ore o pochi mesi all’anno con una retribuzione non certo eccezionale.

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