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Europa, l’anno-chiave: un 2020 pieno di sfide, decisivo per la sopravvivenza stessa dell’Unione

Pubblicato il 02/01/2020 11:28 - Aggiornato il 02/01/2020 11:30

Un anno chiave, un passaggio delicatissimo per il futuro di un’Unione discussa e che continua a far discutere. Il 2020 si presenta come uno snodo cruciale per l’Europa, il momento in cui Bruxelles sarà chiamata a compiere, senza più possibili rinvii, una scelta chiave: rimanere uguale a sé stessa col rischio di accelerare un processo di implosione che inizia a fare capolino in maniera evidente oppure tentare di cambiare per non morire. Le tensioni, d’altronde, sono ormai all’ordine del giorno, così come lo scollamento tra i vertici delle istituzioni e le popolazioni dei singoli Stati, sempre meno coinvolte e sempre più polemiche di fronte a un sistema che impone sacrifici costanti.

Europa, l'anno-chiave: un 2020 pieno di sfide, decisivo per la sopravvivenza stessa dell'Unione

Il 2019 è stato un anno particolarmente delicato. L’anno in cui il Regno Unito, con un voto che ha fatto scalpore, ha confermato la strada intrapresa nei mesi scorsi: Brexit fino alla fine, senza ripensamenti. L’anno in cui il gruppo di Visegrad ha preso forma, e dove i sovranisti di estrema destra hanno dato segnali di crescita in quasi tutti i Paesi appartenenti all’Unione. Sfide ancora ben presenti all’orizzonte, con l’Europa che avrebbe bisogno innanzitutto di fermarsi, capire dove sta sbagliando e invertire rapidamente la rotta, prima che sia troppo tardi e che altri Paesi seguano la via tracciata dalla Gran Bretagna. Gli indizi, però, sembrano andare in senso contrario.

Europa, l'anno-chiave: un 2020 pieno di sfide, decisivo per la sopravvivenza stessa dell'Unione

La nuova commissione guidata dalla Von der Leyen non ha ancora dato, infatti, quei segnali di discontinuità che sarebbe stato lecito aspettarsi. Pensare, per esempio, alla sfida per l’ambiente, messa al centro del programma della Commissione. Un obiettivo importante, senza dubbio, ma per il quale l’Europa, al contrario del resto del mondo, sta già lottando con successo: il Vecchio Continente è responsabile, oggi, di meno del 10% delle emissioni planetarie. Spingere oltre, con l’intento di trasformare l’Ue nel primo “continente a emissioni zero”, ha fatto storcere il naso a Paesi come Polonia e Repubblica Ceca che rischiano di vedere danneggiate le proprie economie. E che chiedono conto di accordi internazionali che invece, al di là dei confini europei, vengono puntualmente disattesi.

Europa, l'anno-chiave: un 2020 pieno di sfide, decisivo per la sopravvivenza stessa dell'Unione

Cruciale sarà poi la nascita del nuovo strumento pensato da Bruxelles per aiutare le economie più deboli dell’Unione, il cosiddetto Meccanismo della transizione giusta (Just Transition Mechanism) che nelle intenzioni servirà anche ad attuare la transizione energetica. Un organismo che si inserisce nel piano di potenziamento dell’unione monetaria, alla pari del Mes, e per il quale andranno definiti i dettagli, con il rischio di nuovi scontri. Andranno fissati i limiti di spesa per i prossimi anni. E a maggio sarà la volta dell’accordo sulla redistribuzione migranti. Un anno pieno di insidie, delicatissimo. Anche per i rapporti con quell’Italia che continua a essere osservato speciale dell’Unione.

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