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“Bollette alle stelle? Aiuteranno la rivoluzione green”: l’ammissione choc dei vertici di Bankitalia. Da non credere

Pubblicato il 11/10/2022 10:12

Cari italiani, è tempo di rassegnarsi: l’inverno sarà difficilissimo e, nonostante le tante promesse di questi giorni, nessuno muoverà concretamente un dito per aiutare le famiglie alle prese con bollette pazze e prezzi più alti che mai. La conferma è arrivata in queste ore dal direttore generale della Banca d’Italia Federico Signorini, vice di Ignazioni Visco, che intervenendo a un convegno sull’industria delle polizze si è lasciato andare a una riflessione sui prezzi dell’energia. Facendosi scappare parole piuttosto emblematiche, che anticipano in maniera chiara quanto ci aspetta di qui al futuro prossimo.

Come riportato da La Verità, Signorini ha spiegato che i prezzi energetici “devono crescere per raggiungere i nostri obiettivi di lungo termine nella transizione climatica, obiettivi che l’attuale transizione rende ancora più vitali”. Secondo Maurizio Belpietro, la sostanza del discorso sarebbe che “il prezzo del gas deve rimanere elevato perché così famiglie e imprenditori ne consumano meno e si dirottano le risorse verso fonti energetiche ecocompatibili”.

Signorini ha aggiunto: “I relativi segnali di prezzo dovrebbero in linea di massima essere mantenuti, anche per bilanciare la domanda e l’offerta nelle attuali circostanze”. Invece di invitare la politica a muoversi per tempo, cercando di risparmiare alle famiglie mesi di sofferenza e sanguinose rinunce per far fronte a bollette altissime, il vice di Visco sottolinea dunque come gli aiuti non vanno bene, in quanto costano e finiscono per accrescere il debito, e gli aumenti sono in fin dei conti funzionali per spingere i consumatori a risparmiare, bilanciando domanda e offerta.

Tenendo alta la bolletta, insomma, si spingono famiglie e imprese a riscaldare meno le case e gli uffici e il mercato si bilancia da solo. Le sofferenze che ci aspettano, in fondo, saranno funzionali alla transizione ecologica che i nostri politici ed economisti decantano da tempo, e pazienza se nel frattempo qualche azienda andrà gambe all’aria e qualche famiglia si ritroverà sul lastrico. Parole, terribili, e musica dei nostri stessi economisti.

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