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Berlusconi: “È colpa di Zalensky”. E la Meloni minaccia Il Cavaliere: “A costo di non farlo”

Pubblicato il 20/10/2022 08:04 - Aggiornato il 20/10/2022 08:06

Altro audio, altro putiferio. Silvio Berlusconi pare essersi messo d’impegno per terremotare il nuovo governo a trazione Meloni. Dopo il primo audio intercettato da LaPresse e riportato sulla stampa di mezzo mondo, in cui raccontava della “lettera dolcissima” che gli ha mandato Putin e in cui diceva cose poco lusinghiere sul compagno della leader di FdI, ora Berlusconi si lascia andare ad attacchi a Volodymyr Zelensky. Tra gli applausi dei deputati di Forza Italia. Tutto questo alla vigilia delle consultazioni al Quirinale. Le parole dell’ex premier sono state pronunciate ieri, durante l’assemblea dei parlamentari forzisti a Montecitorio, e fanno parte dello stesso intervento su Putin, con cui – come ha confessato lui – ha riallacciato i rapporti. Stavolta su l’Ucraina dice: “Io non vedo come possano mettersi a un tavolo di mediazione Putin e Zelensky. Perché non c’è nessun modo possibile. Zelensky, secondo me… lasciamo perdere, non posso dirlo…”, si sente dire dal leader azzurro. Subito dopo scatta l’applauso dei suoi. (Continua a leggere dopo la foto)

Berlusconi nell’audio fornisce la sua versione sullo scoppio della guerra in Ucraina: “Sapete com’è avvenuta la cosa della Russia? Anche su questo vi prego, però, il massimo riserbo. Promettete? La cosa è andata così: nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l’Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l’altro. L’Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche. Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti”. La colpa, a sentire Berlusconi, sarebbe del presidente ucraino: “Arriva Zelensky, triplica gli attacchi alle due repubbliche”. (Continua a leggere dopo la foto)

Continua Berlusconi: “I morti diventano (…). Disperate, le due repubbliche (…) mandano una delegazione a Mosca (…) e finalmente riescono a parlare con Putin. Dicono: ‘Vladimir non sappiamo che fare, difendici tu’. Lui – aggiunge – è contrario a qualsiasi iniziativa, resiste, subisce una pressione forte da tutta la Russia. E allora si decide a inventare una operazione speciale: le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev, deporre il governo in carica, Zelensky eccetera, e mettere un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso, un’altra settimana per tornare indietro. È entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall’Occidente”. (Continua a leggere dopo la foto)

Dice ancora Berlusconi: “E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane, è diventata una guerra di duecento e rotti anni. Quindi, questa è la situazione della guerra in Ucraina”. Nello stesso file audio poi attacca i leader di Europa e Usa: “Quello che è un altro rischio, un altro pericolo che tutti noi abbiamo: oggi, purtroppo, nel mondo occidentale, non ci sono leader, non ci sono in Europa e negli Stati Uniti d’America. Non vi dico le cose che so ma leader veri non ce ne sono. Posso farvi sorridere? L’unico vero leader sono io…”. Nell’ultimo passaggio, Berlusconi invoca un ‘intervento forte’: “La guerra condotta in Ucraina è la strage dei soldati e dei cittadini ucraini. Se lui diceva ‘Non attacco più’, finiva tutto (…). Quindi se non c’è un intervento forte, questa guerra non finisce”, ha concluso. (Continua a leggere dopo il video)

Dopo la diffusione dell’audio, Berlusconi ha chiamato in diretta Enrico Mentana, il direttore del tg La7. “Era Silvio Berlusconi – ha detto Mentana in studio – come avete intuito e ci pregava di riassumere quello che dirò, cercando di essere il più fedele possibile. Le parole registrate vanno inquadrate in un discorso più generale di cui si è preso solo questo aspetto, che era il racconto di una preoccupazione generale, sto citando Berlusconi, riguardo al clima che si è creato nel rapporto tra Russia, Europa ed Occidente, con il governo degli Stati Uniti che ha disatteso le premesse multilaterali date da Donald Trump e con una situazione che è diventata sempre meno favorevole, anche perché dopo 23 anni si è creata una situazione con un solo beneficiario, la Cina”. (Continua a leggere dopo la foto)

Durissima la reazione di Giorgia Meloni: “Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile”, dichiara in serata la presidente di FdI. Per la premier in pectore “l’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del governo, a costo di non fare il governo. L’Italia con noi al governo non sarà mai l’anello debole dell’Occidente, la nazione inaffidabile tanto cara a molti nostri detrattori. Rilancerà la sua credibilità e difenderà così i suoi interessi. Su questo chiederò chiarezza a tutti i ministri di un eventuale governo. La prima regola di un governo politico che ha un forte mandato dagli italiani è rispettare il programma che i cittadini hanno votato”.

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