“Nel 2022 il ministro della Salute non ne ha imbroccata una: la gestione del Covid è stata catastrofica”. A dirlo è qualche complottista? È qualche no vax? Un no mask forse? Gianluigi Paragone? No, parole e musica di Matteo Bassetti, uno dei televirologi più seguiti dall’inizio della pandemia. Oltre a mandare bordate al ministro (chissà che dietro non ci sia un altro fine, magari politico), Bassetti annuncia che se a settembre metteranno nuovamente l’obbligo di mascherina in classe guiderà la rivolta degli studenti. “L’Italia è rimasto l’unico Paese in cui vige una sorta di fine pandemia mai”. Stavolta l’ha detta giusta, anche se noi preferiamo togliere anche quel “una sorta”. Sì, in Italia siamo al fine pandemia mai. Ma Bassetti dice anche altro nella sua lunga intervista a Adolfo Spezzaferro per L’Identità. (Continua a leggere dopo la foto)
“Non ha senso trattare il virus di oggi come se fosse quello del 2020-2021. La popolazione oggi è coperta dalle forme gravi quasi al 100 per cento”. Il direttore Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova va contro le mascherine a scuola a settembre: “Purtroppo la sensazione – poi magari mi sbaglio – è che andiamo anziché verso un alleggerimento delle restrizioni verso un ritorno della mascherina in classe a settembre. Questo perché in questi anni non si è fatto quello che andava fatto a scuola. Stiamo replicando lo schema degli anni passati: si lasciano i cittadini e gli studenti liberi d’estate e poi a settembre qualcuno si sveglierà e dirà che bisognerà rimettere la mascherina in classe. Cosa andava fatto per mettere in sicurezza le scuole? Intervenire sui sistemi di areazione, sulle classi pollaio, troppo affollate, niente di tutto questo è stato fatto in questi anni. Per cui la soluzione più facile ma non quella giusta – sia chiaro – sarebbe quella di rimettere la mascherina, ‘perché ci sono i contagi e gli studenti vanno protetti’. Sarebbe veramente scandaloso e se davvero dovesse succedere come ho detto io guiderei la protesta degli studenti. Perché giustamente finora li abbiamo lasciati liberi di andare senza mascherina in discoteca, ai concerti, agli aperitivi, sulle spiagge, nelle piscine. Questo fino a un minuto prima di rientrare in classe, dove invece si imporrebbe la mascherina per incapacità manifesta di gestire il sistema della sicurezza scolastica”. (Continua a leggere dopo la foto)
Qual è il quadro sanitario della popolazione scolastica? Spiega Bassetti: “Tanti studenti li abbiamo protetti con la vaccinazione, altri si sono contagiati tra quest’estate e i primi mesi dell’anno con la variante Omicron e quindi hanno sviluppato gli anticorpi. Ciononostante – anche se spero che non sia così – il rischio è che per il terzo anno consecutivo si stiano riproponendo i temi che anticipano il ritorno in classe: ‘Troppi contagi, come facciamo a mettere la scuola in sicurezza, c’è la variante Centaurus…’. E quindi diranno: ‘Mettiamo la mascherina ai ragazzi, tanto non votano’. Sarebbe un incubo, per loro, dover stare di nuovo per ore con la mascherina… Non dimentichiamoci che i ragazzi in età scolare sono da tre anni i più penalizzati dalle restrizioni anti Covid. Gli studenti vanno tutelati e siccome non hanno una voce, gliela darò io scendendo in piazza con loro. A me interessa che si chieda il conto a chi la responsabilità dell’obbligo della mascherina a scuola, quindi il ministro della Pubblica istruzione e il ministro della Salute”. (Continua a leggere dopo la foto)
Attacca ancora Bassetti: “Hanno deciso che fosse obbligatoria anche all’esame di maturità. Stiamo parlando di ragazzi che sono andati senza mascherina al concerto di Vasco Rossi insieme a 100mila persone e il giorno dopo l’hanno dovuta mettere per sostenere l’esame di maturità. Si tratta di decisioni totalmente prive di senso. Come vocazione, lo dico sempre, io ho quella di guardare anche a quello che fanno gli altri e magari imparare da quello che fanno gli altri. Siamo rimasti l’unico Paese in Europa e forse nel mondo, a parte la Cina immagino, che ha mandato i ragazzi a fare l’esame di terza media e di maturità con le mascherine. Un’enormità del genere ha avuto davvero troppo poca eco. E lo ripeto, è perché i ragazzi non votano. Perché se votassero evidentemente qualcuno gli avrebbe dato maggior voce. Invece questi nostri ragazzi hanno subìto per tre anni – con la Dad, le mascherine, le quarantene, l’isolamento, con modalità al limite del ridicolo – senza dire nulla. Io ho fatto i tre vaccini poi ho preso il Covid, variante Omicron 2: un giorno di febbre, qualche giorno di debolezza e stop. Come me, tanti, tantissimi si sono presi la Omicron, senza dubbio meno pericolosa delle precedenti. Possiamo dire che ora che il virus è endemico non avrebbe senso ripartire in autunno con chiusure e restrizioni?”.
Ti potrebbe interessare anche: Aveva ragione Montagnier: a generare le varianti sono i vaccini. L’ammissione del virologo italiano