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Azzolina, il ‘ministro delle meraviglie’ non smette mai di stupire! Ora è il turno dei ‘banchi dinamici’.

Pubblicato il 02/07/2020 12:18 - Aggiornato il 02/07/2020 12:33

Ne avevamo sentite di tutti i colori, ma quella dei banchi dinamici mai. Sembrerebbe uscito da un quiz televisivo, in realtà il quesito che molti leggendo le ultime novità sull’istruzione potrebbero porsi, è comune. Cosa sono i “banchi dinamici”?

È evidente che a spiegarlo dovrebbe essere la Ministra Azzolina, prima portatrice della freschissima novità, ma ultimamente sembra che la ministra sia più in grado di confondere piuttoste che di chiarire le idee e di semplificare le vicende. Se il problema è lo spazio, allora nel focus ci sono le postazioni! Nasce così la proposta dei “banchi dinamici”, postazioni riviste in “un’ottica più innovativa e moderna, banchi colorati singoli e adattabili per consentire di rispettare il metro di distanza dagli alilevi.” Soluzione che costerebbe “non meno di 300 euro ciascuna”.

Come fa notare il quotidiano dal quale riprendiamo la notizia – e comunque non ci vuole un genio per capirlo – sono ben altre le priorità di spesa per il nostro sistema scolastico. Ad esempio, per citarne uno a caso, l’adattamento dei numerosissimi edifici scolastici per il rispetto delle norme di sicurezza. Oppure la questione irrisolta della carenza di insegnanti, perchè se mancano gli insegnanti come si può pensare di fare scuola? Forse, siamo noi a non sapere la risposta, potrebbe essere che l’Azzolina abbia già in mente ‘un’altra delle sue futuristiche alternative’. Comunque le cifre parlano chiaramente, i 2,5 miliardi di euro annunciati e che sarebbero predisposti all’assunzione di personale docente e non docente, non bastano per coprire le 85.150 cattedre che risultano vacanti per l’anno accademico in entrata. Mancherebbero 40.000 professori, più 50.000 di sostegno.

Insomma, mancano professori, mancano le aule, i dirigenti dovranno occuparsi di garantire le norme di sicurezza controllando con il metro le misure delle aule, pensare a dove mettere gli studenti che non riescono a sistemare, pensare a come poter assicurare la pulizia dei bagni dopo ogni utilizzo, ma non vengono fornite risposte al riguardo, solo rasserenazioni: “La scuola non ha mai abbandonato le studentesse e glil studenti! Le attività didattiche riprenderanno in presenza e in sicurezza su tutto il territorio nazionale. Le singole scuole saranno chiamate ad operare nel rispetto di un complesso equilibrio tra sicurezza, benessere socioemotivo, qualità dei contesti e dei processi di apprendimento.”