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Autostrade, poveri noi: “A rischio 200 gallerie su tutta la rete”

Pubblicato il 10/01/2020 10:30

Ogni giorno arrivano notizie sempre più drammatiche sul fronte Autostrade. Non per loro, che vedono un costante aumento dei guadagni, ma per noi, e per la nostra sicurezza. Duecento gallerie sono attualmente “fuorilegge” in tutta Italia. 105 sulla rete in concessione ai Benetton, 90 alle altre società. L’indagine sul crollo della galleria Bertè, il 30 dicembre sulla A26, nei pressi del comune di Masone, potrebbe allargarsi a macchia d’olio. Un nuovo ciclone giudiziario che potrebbe abbattersi sulla società concessionaria, già sotto inchiesta per il crollo del Ponte Morandi e per lo scandalo dei falsi report sulla sicurezza dei viadotti. Come scrive oggi Il Secolo XIX, “sotto la lente degli investigatori è finito il mancato adeguamento alla direttiva europea recepita dall’Italia nel 2006, i cui obiettivi dovevano essere raggiunti nell’aprile del 2019”.

E il primo censimento operato dalla Guardia di Finanza inquadra una situazione drammatica che, di fatto, accomuna tutti i concessionari. Si legge nell’articolo: “Il cedimento della galleria sembra avere innescato una reazione a catena, molto simile al canovaccio dei viadotti autostradali. La Procura di Genova, indagando sul crollo del Ponte Morandi, scopre che i rapporti sulla sicurezza del viadotto erano dei copia-incolla’: i voti erano sistematicamente ‘ammorbiditi'”.

“Rapidamente, lo sguardo dei magistrati si allarga a un intero sistema, improntato al risparmio dei costi di manutenzione: decine di altri viadotti entrano nelle indagini per il medesimo motivo. E nel mirino finisce un sistema che di fatto si controllava da solo: Autostrade affidava le verifiche, e secondo chi indaga le influenzava, a Spea, società di fatto subordinata”.

28/11/2013 A12 autostrada galleria Anchetta

Conclude l’articolo, ricordando una cosa che è importante ribadire: “Il problema dei tunnel è che il sistema dei controlli e gli attori coinvolti sono gli stessi. La scala di valutazione dei rischi andava da 10 (valore che indica condizioni ottime) fino a 70 (voto che impone la chiusura del viadotto o della galleria e lavori immediati). La galleria Bertè, da cui si sono distaccate due tonnellate e mezzo di cemento, aveva ricevuto come voto 40, cioè un rischio di cedimento molto contenuto”.

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