Un’auto elettrica bruciata, parcheggiata nell’area di sosta di un centro commerciale. Questa è solo la premessa del nostro racconto, e se pochi giorni fa abbiamo narrato un episodio inquietante per quanto – fortunatamente – senza vittime o feriti, ovvero di un veicolo elettrico che si è messo in moto da solo, stavolta la situazione è diversa: all’interno dell’auto è stato trovato il cadavere carbonizzato di un uomo, alla cui identità non si è ancora risaliti. È accaduto nella notte di oggi a Bari, nel parcheggio dell’Ipercoop di Santa Caterina. Cominciano ad essere piuttosto numerosi i precedenti, ai quali dedicheremo spazio più avanti, di veicoli elettrici che esplodono improvvisamente per autocombustione. Mentre l’informazione generalista, per non parlare delle istituzioni comunitarie, stanno portando avanti uno sforzo senza precedenti per incentivare la famigerata transizione Green e la mobilità “sostenibile”. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Malore improvviso” in diretta Tv, l’ex portiere si accascia al suolo: grande paura prima della partita (VIDEO)
>>> “Tredici morti”. Allarme bici elettriche, è allarme esplosioni: cosa succede alle batterie
La macabra scoperta
Tornando al macabro incendio di Bari, poiché una prima ispezione cadaverica è stata effettuata dalla dottoressa Sara Sablone dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari, ma senza stabilire con certezza età ed etnia della vittima a causa dell’avanzato stato di carbonizzazione, saranno necessari degli esami antropologici per risalire all’identità della vittima. Come ricostruisce La Gazzetta del Mezzogiorno, questa notte attorno alle 2.30, dopo le prime segnalazioni, sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco, insieme agli agenti della polizia di Stato e al pubblico ministero di turno. La prima pista, quasi ovvia, è stata quella dell’omicidio, ma sono bastati pochi minuti per capire che le ragioni dell’incendio della vettura fossero altre: dai primi rilievi è subito emerso che l’incendio sia scaturito da un problema all’automobile, in particolare, secondo gli inquirenti coordinati dal Gip Michele Ruggiero, che hanno avviato gli accertamenti sulla dinamica, con grande probabilità le fiamme sarebbero state causate da un malfunzionamento dell’impianto elettronico. Mentre gli agenti della squadra mobile della questura di Bari hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’ipermercato, dopo la rimozione dell’automobile elettrica divorata dalle fiamme, nel luogo dove era parcheggiata sono rimasti i segni dell’incendio. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Cos’ha ucciso Andrea Purgatori”. La rivelazione choc di Feltri: “Ho rischiato di fare la stessa fine”
I (numerosi) precedenti
Non può non tornare alla mente quanto accaduto negli scorsi mesi a Treviso, un episodio che non ha portato conseguenze peggiori esclusivamente perché l’autocombustione è avvenuta durante la notte, oppure all’auto che si è incendiata spontaneamente a Ravenna, nei giorni dell’alluvione in Emilia-Romagna e nelle Marche. Ma la analogia più tragica riguarda certamente il prototipo di “auto europea” incendiatasi sulla tangenziale di Napoli portando al decesso, pochi giorni dopo le ustioni, dei suoi occupanti, Maria Vittoria Prati e Fulvio Filace, rispettivamente ricercatrice e tirocinante del Cnr. E persino una bicicletta elettrica ha cagionato una tragedia sfiorata, stavolta nella città di Napoli, allorché è andata in corto circuito la batteria della bici. Appena due giorni fa, inoltre, in Inghilterra due auto elettriche sono esplose, generando un enorme incendio che ha distrutto tutto il parco macchine prima di una gara di automobilismo a Lydden Hill.
Potrebbe interessarti anche: Poste Italiane, arriva la stangata. Ecco quali aumenti e di quanto. Protesta il Codacons: “Indiscriminati”