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Assalto alla gioielleria di Cuneo, per il gioielliere non era la prima volta: le altre rapine

Pubblicato il 30/04/2021 10:18 - Aggiornato il 30/04/2021 10:39

Mario Roggero, 67 anni, è indagato con l’accusa di omicidio colposo per eccesso di legittima difesa. Sta facendo molto discutere il caso riguardante la rapina della gioielleria di Cuneo, terminato con la morte di due rapinatori.

Secondo la ricostruzione della tragica vicenda Roggero, titolare da quarant’anni di quella gioielleria, ha sparato diversi colpi con la sua pistola sui due ladri, morti nel giro di pochissimo, “i soccorsi degli operatori del 118 si sono rivelati inutili”.

Sono ben tre le perizie richieste dalla procura di Asti per l’indagine. Le consulenze che contribuiranno alla comprensione di quanto accaduto stabiliranno le responsabilità delle parti e renderanno chiaro se il proprietario dell’attività ha sparato solo per difendersi. Quello che per il momento si sa con certezza e che molto probabilmente ha giocato un ruolo rilevante nelle dinamiche, è il fatto che per Roggero, la rapina dell’altro giorno, non era la prima: il titolare aveva subito altre due rapine negli ultimi 6 anni.

Secondo quanto si apprende infatti dal Corriere, il titolare aveva già subito un furto “nel dicembre del 2019” e uno nel “maggio del 2015”, quando “una banda di rapinatori fece irruzione nel suo laboratorio per aggredire il titolare e le sue due figlie. Roggero venne picchiato brutalmente (tanto che nei mesi successivi dovette seguire un percorso di riabilitazione) mentre le due ragazze vennero legate e chiuse nel bagno del negozio. Furono poi loro a liberarsi per dare l’allarme. E nel giro di sei mesi i carabinieri arrestarono i responsabili, fuggiti con gioielli e orologi”.

Insomma, potrebbe trattarsi di un importante trauma che aveva già colpito Roggero e la sua famiglia. Dalla ricostruzione, della rapina più recente, si evince che sarebbero state proprie le urla della moglie a richiamare l’attenzione del marito, il quale probabilmente si trovava nel laboratorio sul retro, ed è corso subito in suo aiuto. Da lì, potrebbe essere scoppiata una colluttazione. I banditi hanno cercato di scappare quando Roggero ha sparato diversi colpi con la sua pistola.