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Ci tracceranno con un’App: Google e Apple si candidano subito. Addio privacy e sicurezza?

Pubblicato il 15/04/2020 15:25

Da giorni si discute di una app che traccerà le persone. La versione ufficiale è che serve per contenere la pandemia di coronavirus. Ma le domande, e soprattutto i dubbi, incominciano a essere tanti. Giovanna Vitale con un approfondito articolo su Repubblica prova a fare il punto della situazione. Sostanzialmente la proposte in campo sono due, e aprono un ventaglio di problematiche, su tutte la sicurezza e la privacy. Da una parte “un’app che ci dirà se abbiamo avuto un incontro troppo ravvicinato con una persona risultata positiva al Covid-l9; dall’altra un’app che ci consentirà invece di circolare senza bisogno di scaricare, compilare a mano e stampare l’autocertificazione per gli spostamenti: il modulo resterà nel nostro telefonino in formato digitale”. Durante i controlli, alle forze dell’ordine “basterà” inquadrare il QrCode che ci identifica e il gioco è fatto.

Dopo l’investitura del team Colao come motore della ripartenza, il fronte delle App è ancora più caldo. Ognuno vuole far valere la sua ragione, e i suoi interessi. Lo scontro è dunque tra la task force guidata dall’ex ad di Vodafone e i 76 nominati dalla ministra per l’Innovazione Paola Pisano per operare sul medesimo dossier. Secondo alcune fonti citate da Repubblica, le prime interlocuzioni di ieri fra Pisano, Conte e Colao “non sarebbero state delle migliori”. Due i progetti che nei giorni scorsi l’Innovazione ha sottoposto all’esame del presidente del consiglio.

“Uno, per la verità ancora al vaglio del Viminale, riguarda l’autocertificazione per gli spostamenti che non sarà più cartacea. L’altro verte sul tracciamento dei contagiati e dei loro contatti ed è in dirittura d’arrivo. Ma è la materia su cui il gruppo di esperti che fa capo alla ministra Pisano rischia di entrare in conflitto con quello capitanato da Colao. Il quale, si dice, preferirebbe introdurre un sistema basato sulla geolocalizzazione, quindi molto più impattante sotto il profilo della privacy. Per effettuare il contact tracking il comitato insediato all’Innovazione ha invece selezionato una app fra le oltre 300 partecipanti al bando – realizzata dalla società italiana Bending Spoons, fondata da un gruppo di trentenni – che si propone di mettere in contatto i telefoni solo su base volontaria mediante bluetooth”.

La tecnologia che anche il Garante della Privacy, in una recente audizione alla Camera, ha spiegato essere preferibile. Per capire come funzionerà occorre fare una premessa: “Quando una persona risulta positiva, le autorità cercano di tracciare e isolare tutte le persone che l’infetto ha incontrato nei giorni precedenti. Per evitare che il virus si diffonda occorre cioè ricostruire la sua rete di contatti. E per farlo si sfrutterà la tecnologia che utilizza il bluetooth come sistema di connessione senza fili tra dispositivi e di registro per rintracciare gli spostamenti dell’individuo contagiato e le vittime potenziali. Chi scarica la app viene perciò dotato di un identificativo temporaneo che cambia ogni 10-15 minuti (per garantire l’anonimato): se dovesse risultare positivo dovrà registrarlo sulla app, la quale incrociando i dati avvertirà con un sms chiunque nelle ultime due settimane sia entrato in contatto con l’individuo infetto”.

Nel frattempo, in attesa che si faccia chiarezza, il Messaggero segnala che si sono fatti avanti Google e Apple. E ti pareva. I più grandi divoratori di dati non vedono l’ora di fiondarsi su questo piatto, un’occasione imperdibile. La tecnica di tracciamento che verrà messa in piedi “tra qualche mese”, hanno spiegato, si basa sul bluetooth che consente agli smartphone degli utenti di scambiare dei codici quando ci si ritrova a distanza ravvicinata. Nel caso in cui un dispositivo abbia incontrato quello di una persona che risulta contagiata sarà l’autorità sanitaria di un paese, attraverso l’app che ha sviluppato, a lanciare un alert e indicare le azioni successive di controllo. Tutto questo fa semplicemente paura. Già la nostra libertà è stata severamente limitata. Ora anche questo tracciamento suona come un campanello davvero allarmante.

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