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Altro che Recovery Fund! Usa, “518 miliardi di dollari” per cancellare i debiti delle piccole imprese

Pubblicato il 21/07/2020 16:28 - Aggiornato il 21/07/2020 16:37

Quello che fanno loro è nulla rispetto a quello che stanno facendo gli US, altro che Recovery Fund! Mentre ai tavoli europei le trattative sono interminabili e inutili e orientate forzatamente verso le regole imposte dai Paesi frugali, l’amministrazione negli US -che fin dall’inizio non ha perso tempo- si dichiara disposta a cancellare prestiti pubblici alle piccole imprese. 

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Steven Mnuchin, durante l’incontro Comitato per le piccole imprese della Camera del 17 luglio 2020 a Washington, ha appoggiato la proposta di cancellazione dei prestiti sotto la soglia dei $ 150.000. 

Così oltre agli aiuti che sono già stati mobilitati, l’86% dei prestiti potrebbe essere convertito in sovvenzioni per una manovra dal valore di “518 miliardi di dollari” corrispondenti a 452 miliardi di euro. I prestiti rappresenterebbero solo il 26% dei fondi erogati nell’ambito del programma di prestiti PPP.

“Sarebbe meglio che il tempo e le risorse dei proprietari di piccole imprese siano concentrate su come ripristinare e far funzionare l’economia in sicurezza e non elaborando pratiche burocratiche”. I piccoli imprenditori “risparmierebbero l’onero di chiedere la cancellazione del prestito e potrebbero trarre il vantaggio di rimanere concentrati sulle loro attività in questo momento in cui è per loro importante risparmiare tempo e risorse.

Tali presititi possono essere cancellati se il 60% o più dei fondi sono stati utilizzati per le spese del personale e il restante per il pagamento del canone dell’affitto, delle utenze e degli interessi su un mutuo.  Cancellare i prestiti di importo inferiore a $ 150.000, viene riferito su Forbes da cui riprendiamo le informazioni, potrebbe andare “a beneficio non solo dei proprietari delle piccole imprese, ma anche delle banche e persino del governo”. 

Le banche trarranno “vantaggio grazie alla riduzione delle spese generali di gestione”. “Cancellare i piccoli prestiti farà risparmiare milioni di dollari alle banche”, uno studio condotto dalla società di consulenza AQN Strategies ha stimato che “il costo della gestione di prestiti inferiori a $ 50.000 costa alle banche circa $ 500 milioni”. 

Per fare la richiesta è necessario compilare un’applicazione online “di sole 5 pagine”. Tanta la differenza tra loro e il lunghissimo iter infinito burocratico a cui siamo abituati noi e su cui il nostro Governo si poggia.